La storia di Franco, il poliziotto che ha raggiunto quota 100 donazioni con Avis Trevi

Franco Giansiracusa
di Giovanni Camirri
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Lunedì 4 Marzo 2024, 08:12

TREVI - Un profondo senso di altruismo. È quello che unisce Avis Trevi e un poliziotto, che si chiama Franco Giansiracusa. Il tema è ovviamente quello della donazione e Avis Trevi ha festeggiato, in questo senso,m un altro traguardo: le 100 donazioni di Franco Giansiracusa, poliziotto in servizio al commissariato di Assisi e che da 30 anni non manca mai al suo impegno con la donazione. Nelle sue parole tutta l'emozione e l'orgoglio che Avis Trevi condivide e prende come esempio. “Sono di origini siciliane e – racconta Giansiracusa - 30 anni fa ma con mia moglie abbiamo deciso di trasferirci in Umbria. Ho iniziato a donare a 25 anni, quando il centro trasfusionale era in via dei Molini a Foligno, a due passi dal Commissariato/Distaccamento Polstrada di Foligno. Ci passavo tutti i giorni davanti, e vedendo quell'insegna decisi che dovevo donare perché pensai che potevo essere d'aiuto a chi ne aveva bisogno. Ricordo che la prima volta andai a donare dopo aver effettuato il turno notturno. Smontai alle 7 dal lavoro e andai a donare.

Svenni a metà donazione. Qualcun altro forse si sarebbe demoralizzato, ma io dissi all'infermiere che mi fece rinvenire come potevo fare per poter diventare donatore regolare. Giustamente – prosegue - mi disse che non dovevo andare a donare dopo il turno di notte e che per la donazione mi spettava un giorno di riposo, che avrei fatto bene a sfruttare, in modo da andare a donare riposato e non stressato. Così ho fatto, e sono diventato donatore regolare. Da qualche anno ho anche scoperto che potevo donare il plasma con cadenza mensile e, visto che ho delle buone vene – conclude Giansiracusa -, ho iniziato a donare il plasma mensilmente”. Un esempio davvero importante che riassume il senso vero della donazione: si mette, infatti, a disposizione sangue o plasma donandolo in favore di persone che non si consoceranno mai. Persone che potrebbero essere quelli della porta accanto oppure cittadini di altre regioni o di altri stati che hanno necessità di una trasfusione. 

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