Le agenzie sanitarie dell'Unione Europea, Ema (Agenzia europea per i medicinali) ed Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) sono tornate sul tema che riguarda il secondo booster o quarta dose. Dopo giorni di dubbi e polemiche su un nuovo richiamo, i due istituti continentali hanno ufficialmente raccomandato una seconda dose booster anti-Covid per tutti gli over 60, soprattutto alla luce dell'aumento di infezioni e, ricoveri in tuttta Europa dovuti alla nuova ondata Omicron 5.
Attraverso una nota ufficiale si è pronunciato sul tema il Commissario europeo per la salute, Stella Kyriakides: «È fondamentale che tutte le persone sopra i 60 anni e tutte le persone più vulnerabili al virus si facciano avanti per una seconda dose di richiamo il più rapidamente possibile». I vaccini attualmente esistenti continuano a fornire una protezione contro il ricovero e la morte ma, è palese come a causa delle nuove varianti siano diventati deficitari nel contrastare la diffusione del contagio, anche se prevenire l'evoluzione grave della malattia resta la priorità numero uno.
Ripartire con i piani vaccinali
Ad aprile le agenzie sanitarie dell'UE avevano già raccomandato un secondo richiamo, ma solo per le fasce d'età over 80, oltre alle categorie più fragili. La nuova raccomandazione dovrebbe contribuire a facilitare le mosse nazionali per accelerare le campagne di vaccinazione che, negli ultimi mesi hanno rallentato fino a quasi fermarsi. In Italia l'iter per la quarta dose procede a rilento.
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Il secondo richiamo accompagnato dal vaccino antinfluenzale
L'Ema sta attualmente esaminando due vaccini adattabili alle varianti. L'agenzia europea del farmaco prevede di avere vaccini di nuova generazione approvati entro settembre. Nel frattempo rimarca con forza il si alla quarta dose per over 60 e fragili, esortando tutti coloro che ne hanno la possibilità e il diritto, a farsi vaccinare. Aggiunge che, per adesso non ci sono evidenze sull'effetto della quarta dose su under 60 e non fragili. Inoltre raccomanda di pianificare i richiami anti-Covid autunnali combinandoli con quelli antinfluenzali. Emir Cooke, direttore esecutivo dell'Agenzia europea per i medicinali, ha affermato: «I vaccini attualmente autorizzati restano importantissimi per il secondo richiamo nelle persone più vulnerabili».
Cavaleri (Ema): «I vaccini aggiornati proteggeranno dalle forme gravi del Covid»
«I dati sull'efficacia dei vaccini aggiornati rispetto alle sottovarianti Ba.4 e Ba.5 sono ancora parziali ma varrà la pena utilizzarli in autunno, magari come booster, perché sono stati disegnati per dare una protezione sistemica dalle forme gravi di malattia, quella che genera ospedalizzazioni e morti. Ma i nuovi antidoti costituiranno una barriera un pò più efficace anche rispetto alla malattia lieve». Lo ha spiegato Marco Cavaleri, Responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell'Ema, intervenuto a Milano alla presentazione dell'accordo quadro di collaborazione nel campo della ricerca medico scientifica, tra l'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e la Fondazione Fadoi, la Società scientifica dei medici internisti ospedalieri.
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