La piccola mostrava i sintomi classici influenzali. Sulla base dei dati attualmente disponibili, relativi ai virus di sottotipo H3N2 circolanti in Europa, il ministero spiega che «si presume che il virus isolato in Italia sia correlato al ceppo A/Texas/50/2012, che è uno dei 3 ceppi contenuti nel vaccino antinfluenzale attualmente in uso». Quindi il vaccino dovrebbe svolgere il suo lavoro senza problemi. «Sono stati rispettati i tempi - ha spiegato il professor Gianni Rezza, epidemiologo dell'Istituto Superiore di Sanità - è arrivata prima di Natale e avrà un andamento che come quello degli anni passati». Quindi una curva in crescita che attraverserà le feste di Natale per poi raggiungere il piccolo attorno a febbraio-marzo.
Ma come ogni anno l'andamento dell'epidemia sarà fortemente legato al numero di quanti si sono vaccinati e le prime segnalazioni da parte dei medici di famiglia parlano di tassi di immunizzazione molto più bassi di quelli auspicati dal ministero così come dalle altre istituzioni sanitarie, soprattutto fra le categorie a rischio come gli anziani.
Un trend registrato in modo netto negli ultimi anni. In tutto, spiega Rezza, gli italiani che potrebbero essere colpiti si aggirano fra i 3 e 5 milioni.
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