La terza età dei cani, la veterinaria: «Attenzione ai cambiamenti di peso e di comportamento»

Alimentazione sana, stile di vita e prevenzione sono fondamentali: un check-up ogni sei mesi

La terza età dei cani, la veterinaria: «Attenzione ai cambiamenti di peso e di comportamento»
di Maria Serena Patriarca
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Giovedì 14 Dicembre 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:25

La “terza età”: un periodo che può presentare criticità, anche nella vita dei nostri cani.

L’anzianità dell’animale domestico è un elemento con cui tutti i proprietari di pet devono fare i conti, anche in base alla longevità di ogni singola razza.
Uno studio condotto nel Regno Unito (“Life tables of annual life expectancy and mortality for companion dogs in the United Kingdom”) ha rivelato che l’aspettativa media di vita per un cane di razza è di 11,2 anni, identificando il Jack Russell come razza con un’aspettativa media di 12,7 anni, lo Spring Spaniel con 11,92 anni, mentre il Bulldog Francese con soli 4,5 anni di aspettativa di vita, poiché di razza brachicefala (con mascella più corta e conseguente muso appiattito, causa di problematiche all’apparato respiratorio).
Tra i gruppi di razze i Terrier risultano vincenti, con una media di 12 anni, seguiti dal gruppo dei pastori (11,2 anni), dei segugi e dei cani da compagnia (10,7 anni) e cani utility (10,1 anni).
Le femmine sono più longeve (15,1 anni), in media, rispetto ai maschi (11,1 anni). Grazie ai progressi nella medicina veterinaria e nella nutrizione, l’aspettativa di vita degli animali da compagnia è aumentata fra il 10 e il 15 per cento dall’inizio del millennio.

Alimentazione sana, stile di vita e prevenzione sono fondamentali per la salute degli amici a quattro zampe. «Rispetto a un animale giovane o adulto, lo stato di salute di un animale anziano può variare molto velocemente: è opportuno fare controlli periodici, almeno ogni 6 mesi, soprattutto quando il cane supera i 7 anni di età», spiega Isidoro Grillo, medico veterinario del laboratorio di analisi veterinarie Mylav.
«I pet lover dovrebbero prestare attenzione a cambiamenti del comportamento, del peso, delle feci o delle urine del proprio cane. Possibili segni di disagio (minore vitalità) o dolorabilità (riluttanza a camminare o a mangiare, introversione, reazioni al contatto) vanno segnalati al veterinario, per intervenire in tempo e ottenere diagnosi precoci e cure tempestive».
Un cane può essere considerato “maturo” dopo i 7 anni di età, e anziano dopo gli 11: con l’invecchiamento avrà meno voglia di muoversi, e il metabolismo sarà più lento; si dovrà diminuire il fabbisogno calorico, per evitare problemi legati al peso eccessivo. È importante garantire al cane il giusto movimento, evitando tuttavia corse troppo stressanti.

Passeggiate quotidiane, a ritmo lento, sono perfette per mantenere il cane anziano in forma. Tra le principali cause di decesso nei cani senior? Le malattie oncologiche. Anche nei pet non anziani è bene effettuare esami del sangue, delle urine e delle feci almeno una volta l’anno.

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