Health Innovation Show, si chiude con oltre 1500 presenze la prima edizione del roadshow promosso dalla Fondazione Mesit

1000 studenti hanno esplorato in modalità immersiva il primo meta-museo dell'innovazione sanitaria

Health Innovation Show, si chiude con oltre 1500 presenze la prima edizione del roadshow promosso dalla Fondazione Mesit
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Mercoledì 29 Novembre 2023, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 18:02

Si è chiusa con oltre 1.500 presenze la prima edizione dell’Health Innovation Show 2023, promosso dalla Fondazione Mesit – Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica, presso il Centro Congressi del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, a Napoli. L’evento si è proposto come un luogo di confronto, approfondimento, studio e ricerca per diffondere il valore dell’innovazione sanitaria in chiave di sviluppo e sicurezza del Paese. L’incontro con 115 relatori tra cui direttori generali, sanitari e amministrativi delle aziende italiane, presidenti di Ordini e federazioni, ma anche opinion leader ed esperti del settore, ha permesso di costruire strategie intersettoriali a lungo termine per affrontare le disuguaglianze sanitarie, rispondere ai bisogni di salute della popolazione e rendere il Servizio sanitario nazionale maggiormente resiliente.

Fondazione Mesit: «Educazione sanitaria a scuola»

L'evento

Circa 1.000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado hanno visitato il primo meta-museo dell’innovazione sanitaria – Health Innovation Space - realizzato grazie alla collaborazione di PwC Italia, un’esibizione ibrida in presenza e in metaverso che racconta alcune delle principali rivoluzioni del mondo della Salute. Nella Sala delle locomotive a vapore, gli studenti hanno potuto esplorare in modalità immersiva le principali rivoluzioni del mondo sanitario, grazie alle installazioni fisiche e all’accesso in metaverso. Nel complesso sono stati 800 gli utenti che hanno visitato il museo attraverso i visori VR, per un totale di oltre mille chilometri percorsi. L’esposizione è visitabile da qualsiasi dispositivo (smartphone, laptop, tablet, visori VR) e rappresenta un’occasione di consapevolezza digitale e di sensibilizzazione sull’importanza della ricerca e dell’innovazione in tutti i campi, soprattutto in quello della Salute. Il tour non si concluderà con l’evento, ma continuerà a vivere anche sul digitale. Da oggi, infatti, sarà possibile visitare il meta-museo anche da remoto al sito www.healthinnovationspace.it. L’obiettivo della Fondazione Mesit, che ha fortemente voluto il primo meta-museo dell’innovazione sanitaria, è dunque quello di sensibilizzare cittadini, studenti e visitatori sull’importanza della ricerca e dell’innovazione nel campo della salute. Perché la salute è un bene prezioso. Anche e soprattutto nel metaverso.

Le parole

«Parte da Napoli il treno dell’innovazione sanitaria, da sempre un fattore determinante per garantire sicurezza, benessere e inclusività sociale alla popolazione, oltre che per valorizzazione le risorse del nostro Paese in chiave di sostenibilità.

Fondazione Mesit ha promosso Health Innovation Show per riunire in diverse città italiane, a partire da questa prima edizione a Napoli, i principali stakeholder, gli opinion leader, le associazioni dei pazienti, gli enti regolatori e il Ministero della Salute, per discutere delle tematiche più innovative dell'universo Salute e per creare sinergie che rendano le tecnologie innovative più accessibili per tutti», commenta il presidente della Fondazione Mesit, Marco Trabucco Aurilio. «L'innovazione è un faro acceso sul futuro, ed è per questo che il nostro museo in metaverso dell’innovazione sanitaria rimarrà aperto gratuitamente per tutti i cittadini, soprattutto per i più giovani, che sono naturalmente più ricettivi nei confronti dell'innovazione tecnologica, e che speriamo possano aiutarci a contribuire per la costruzione di una società più sana, partecipe, e responsabile».

Health Innovation Show 2023 è stato realizzato in collaborazione con CEIS-EEHTA (Centre for Economic and International Studies: Economic Evaluation and HTA, Università degli Studi di Roma Tor Vergata), ALTEMS (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma), il Centro di Ricerca Interdipartimentale “Innovazione & Salute” (Università Roma Tre), CIRFF (Centro Interdipartimentale di ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione, Università Federico II di Napoli); grazie anche al contributo non condizionante di Sanofi e Gilead.

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