Chirurgia cardiovascolare, Italia al top nel mondo grazie alle innovative protesi che "riparano" l'aorta vicino al cuore

Chirurgia cardiovascolare, Italia al top nel mondo grazie alle innovative protesi che "riparano" l'aorta vicino al cuore
3 Minuti di Lettura
Giovedì 17 Marzo 2016, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 16:04
La ricerca italiana sempre più al top nel mondo, anche in campo medico, grazie a eccezionali innovazioni in grado di allungare la vita media. Grande soddisfazione per i primi risultati dell’applicazione di una innovativa endoprotesi dal concept rivoluzionario dell’arco aortico, impiantata ad oggi in 4 casi in Italia (e altrettanti in tutto il resto del mondo). Una protesi che dà la possibilità di trattare gravissimi aneurismi e dissezioni coinvolgenti l’aorta vicino al cuore sino a pochi anni fa inoperabili o comunque gravate da altissimi tassi di mortalità perioperatoria e di gravi complicanze postoperatorie come lo stroke, e che invece ora sono trattabili addirittura senza bisogno di fare incisioni chirurgiche .

Un’altra innovazione che sta ormai prendendo piede è quella dei dispositivi vascolari di ultimissima generazione come i palloni da angioplastica “medicati” che danno la possibilità di portare, anche qui senza la necessità di tagli chirurgici, il farmaco anti aterosclerosi direttamente sulle placche delle pareti arteriose. Oppure gli stent innovativi che oltre a dilatare l’arteria ristretta rilasciano lentamente un farmaco che impedisce alla placca di riformarsi. E ancora, da sottolineare il trattamento mininvasivo di vasi nobili come le carotidi che portano il sangue al cervello con l’uso di rivoluzionari sistemi di protezione cerebrale e di nuovi stent impermeabili e conformabili alla parete dell’arteria, in grado di ridurre o di azzerare le complicazioni emboliche durante l’intervento.

La vita media della popolazione è aumentata di circa 10 anni nell’ultimo quarto di secolo e questo anche grazie al trattamento della patologia cardiovascolare. La migliore conoscenza e la possibile prevenzione dei fattori di rischio, i nuovi farmaci e soprattutto l’innovazione tecnologica, in discipline come la chirurgia vascolare, hanno trasformato in realtà scenari che sino a qualche tempo fa potevano solo essere immaginati. In passato i pazienti anziani e fragili, con estese e pericolose patologie, venivano esclusi dal trattamento chirurgico e sottoposti a terapia medica e sorveglianza. Oggi molti di questi pazienti possono essere trattati con tecniche mininvasive. D’altronde la sempre crescente longevità dei pazienti, con conseguente incremento delle patologie vascolari, e la ricerca, che offre nuove soluzioni tecnologiche, comportano un incremento di costi per il nostro sistema sanitario che è da sempre il più concretamente solidale. Da qui la necessità di nuove risorse che supportino l’aumento della spesa sanitaria e l’ opportunità della loro razionalizzazione.

La SICVE (Società italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare presieduta dal prof. Nicola Mangialardi) si pone tra gli obiettivi principali, anche mediante la stesura di linee guida, la promozione dell’appropriatezza delle cure per l’ottimizzazione della spesa e la eliminazione degli sprechi. Innovazione Tecnologica e Sostenibilità, nell’ambito della Chirurgia Vascolare, saranno i temi principali anche nel congresso internazionale “Matera la cultura che unisce – Innovazione Tecnologica tra Appropriatezza e sostenibilità economica” che si terrà nel capoluogo lucano da domani a domenica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA