Coprifuoco, l'epidemiologo Greco: «Chiudere prima i locali non riduce i contagi»

Covid, l'epidemiologo Greco "contro" il coprifuoco: «Chiudere prima i locali non riduce i contagi»
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Sabato 24 Ottobre 2020, 16:29 - Ultimo aggiornamento: 17:42

«Chiudere prima i locali non riduce i contagi». L'epidemiologo Donato Greco interviene "contro" le misure del coprifuoco«È difficile pensare che la variazione di orario per bar e ristoranti possa avere un effetto in grado di mitigare il rischio di contagio», commenta l'ex direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute, oltre che capo per 30 anni del Laboratorio di Epidemiologia dell'Istituto superiore di sanità, e oggi consulente Oms.

«Vi sono dati che indicano orari di accesso più a rischio di trasmissione?», chiede Greco, secondo il quale misure che puntano a «ridurre la densità di individui in specifici luoghi testimoniano l'incapacità di mantenere attivo il distanziamento sociale tra le persone.

Conviene invece - dice all'Adnkronos Salute - investire nell'applicazione normale di questa misura efficace».

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L'esperto si dice anche contrario alla «chiusura delle scuole, tantomeno a chiuderne alcuni settori» perché «l'apertura delle scuole non ha portato un rimbalzo della curva epidemica: i milioni di contatti nelle scuole hanno provocato un numero di contatti positivi inferiore a quello degli ambiti familiari o altri ambienti collettivi». Così anche «fabbriche e luoghi di lavoro» che - sostiene - «non hanno contribuito significativamente all'attuale endemia, quindi non ha senso restringerne le attività». «La stragrande maggioranza dei nuovi positivi - afferma Greco - ha origine in famiglia: conviene quindi insistere in attività di comunicazione e formazione sui rischi intra-familiari, in particolare sulla responsabilità di individui con sintomi potenzialmente indicativi di un infezione da Covid e sulla adeguata assistenza domiciliare, l'isolamento, la vaccinazione antinfluenzale e il pronto intervento di contact tracing, conclude.

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