G7, migranti ed elezioni: l'ottimismo di Renzi

di Marco Conti
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Lunedì 30 Maggio 2016, 15:30 - Ultimo aggiornamento: 15:35
«Comunque vadano sarà un successo», sembra voler dire Matteo Renzi nella sua ultima enews dove sprizza ottimismo da tutti i pori per come è andato il G7 in Giappone e perché a Bruxelles sul fronte migranti qualcosa comincia a muoversi.

Il partito del "no" alla riforma costituzionale continua ad annoverare personaggi insospettabili. Un trasversalismo che mette insieme una casta politica e professionale preoccupata forse più del nascere di nuovi equilibri che del funzionamento delle istituzioni, ma indubbiamente nomi che avranno un peso nella sfida di ottobre.

All'appuntamento di domenica con le amministrative Renzi sta dedicando la settimana che si apre ma è evidente che la sua testa è già altrove e al risultato di Roma, Milano, Napoli, e di tutti i comuni dove si vota, attribuisce un effetto relativo se non nullo sul governo. D'altra parte se, come sostengono i Cinquestelle, non chiederanno le dimissioni del governo se non dovesse passare ad ottobre il referendum, non si vede perché dovrebbero chiederle qualora il Pd dovesse perdere alle amministrative di Roma o di Milano.

Gli argomenti del M5S sono però a tempo, come gli assessori, ed è quindi probabile che Renzi si fidi poco delle rassicurazioni di Di Maio e continui a testa bassa la campagna elettorale usando toni e argomenti semplici e immediati, a volte un po' sommari, ma efficaci. Nel "o con me o contro di me" del premier c'è la convinzione di una sfida che si può vincere solo in fuga. Come fece alle primarie del Pd che però la prima volta perse, salvo poi "fare piatto" alla seconda occasione. Stavolta è però difficile che all'Italia, non tanto a Renzi, possa essere concessa un'altra opportunità.
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