Renzi è tentato dalla candidatura: «Ma deciderò con i miei alleati, se entro in lista mi metto all’ultimo posto»

Il leader di Iv scioglierà solo oggi le riserve: «Ma se entro in lista mi metto all’ultimo posto»

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, durante la presentazione del simbolo e dei capilista della lista Stati Uniti d Europa per le elezioni europee dell 8 e 9 giugno, Roma, 20 aprile 2024. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
di Federico Sorrentino
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Martedì 30 Aprile 2024, 07:20

È l'ultimo leader di partito a dover sciogliere la riserva sulle elezioni europee. Sfoglia la margherita Matteo Renzi, indeciso se defilarsi come Conte e Salvini o candidarsi a giugno per l'Europarlamento. L'unica certezza è che «non prenderà in giro gli italiani» e andrà a Bruxelles qualora dovesse candidarsi ed essere eletto, lasciando così il posto in Senato. Oggi, in ogni caso, la riserva verrà sciolta.

L’accusa

Non vorrebbe candidarsi perché reputa importante la sua presenza a Palazzo Madama, e sa anche che se non ci fossero le condizioni per correre sarà ancora più facile attaccare gli altri leader di partito per mancanza di serietà. «Così non si onorano gli impegni con gli elettori», è l'accusa che il senatore fiorentino formulerebbe alle candidature 'prendi i voti e scappa' di Meloni, Schlein, Tajani e Calenda.

Per Renzi è una situazione win-win: se la lista Stati Uniti d’Europa gli chiedesse di correre, lui darebbe disponibilità come ultimo in tutti i collegi.

L'ex premier è pronto alla sfida, sente di non avere alcun problema col codice etico di Bruxelles perché le norme europee non impediscono alcuna delle sue attività internazionali. «Ma la scelta non è mia», ha spiegato ai suoi. È più interessato alla partenza del progetto Stati Uniti d’Europa, sul quale darebbe una mano sia a Roma che a Strasburgo, con l'obiettivo di portare Mario Draghi alla presidenza della Commissione Ue. Da leader di Iv è già riuscito a portarlo in Italia come premier nella precedente legislatura e ora sogna di poter firmare il bis in Europa.

Ieri, nella tradizionale e-news, Renzi ha attaccato Meloni: «Ha scambiato l'eurovoto per un sondaggio sulla fiducia», «dice: “Se pensate che stia facendo bene scrivete Giorgia sulla scheda». Scambia il voto per un autografo. Non le interessa l'Italia in Europa, le basta il consenso di Giorgia. Ma questo – aggiunge l’ex premier – vale anche per "altri dirigenti politici che considerano le europee come un sondaggio, chi fa così distrugge la credibilità della politica». Diversa, secondo Renzi, la lista degli Stati Uniti d'Europa, «l'unica vera novità» delle elezioni europee. Ci sono «differenze strutturali» con le altre forze politiche che «mettono il cognome nel simbolo e candidano leader che dicono 'votateci ma non andremo in Europa'» e «usano le candidature per contarsi in Italia».

La lista Stati Uniti d’Europa è intanto al lavoro per chiudere le candidature. Emma Bonino sarà capolista al Nord-ovest, lo storico leader liberal democratico scozzese Graham Watson al Nord-est, Gian Domenico Caiazza al Centro, il segretario socialista Maraio al Sud, nelle isole la militante radicale Rita Bernardini.

Le candidature

Tra i candidati più noti di +Europa, Marco Taradash al Nord-ovest e Antonella Soldo al Nord-est. Quasi fatta la candidatura del giornalista di Liberation Erico Jozsf. Per Iv, sicura la presenza di Lella Paita al Nord-ovest insieme al sindaco di Segrate Paolo Micheli. Al Nord-est probabile la presenza di Teresa Bellanova con alcuni sindaci (Davide Bendinelli, Garda; Nicola Cesari, Sorbolo; Giampiero Veronesi, Anzola dell’Emilia). Al Centro i due candidati di punta per i renziani saranno Nicola Danti e Marietta Tidei. Al Sud, tra gli altri, Nicola Caputo, Sandra Lonardo Mastella, Massimiliano Stellato e Caterina Miraglia. Nelle Isole non ci saranno candidati della Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, che deciso di raccogliere le firme per la lista di Michele Santoro e ha annunciato che partirà per l’Africa in piena campagna elettorale per seguire uno dei progetti di cooperazione internazionale in Burundi. Possibile invece la candidatura dell’ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto, già candidato alle europee col Pd renziano nel 2014 e di Dario Chinnici, capogruppo Iv a Palermo.

Federico Sorrentino

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