Il generale Stahel e il console tedesco Eitel Friedrick Moellhausen, appena vennero a conoscenza del dispaccio segretissimo in cui Himmler ordinava l'arresto di tutti gli ebrei presenti a Roma, affinché venissero trasferiti in Germania per essere liquidati, si opposero in maniera dura. Stahel disse che non avrebbe mai partecipato a una simile "Schweinerei" (porcheria). Stahel pagò di persona per l'opposizione alla deportazione degli ebrei: due settimane dopo fu deposto e per punizione inviato sul fronte russo da dove non tornò.
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