Si chiamava Natale Zanni, ma tutti lo conoscevano come Natalino. Il suo nome era sempre associato a un altro, quello di Maurizio, Natalino e Maurizio: i due fratelli di Corso Francia, proprietari di una trattoria romana nata nel 1934 e arrivata alla terza generazione. Natalino se ne è andato qualche giorno fa a 80 anni e si è portato via un pezzo di storia di Roma Nord: quando il Fleming era davvero una collina, Corso Francia non esisteva («lì Roma finiva») e Ponte Milvio un piccolo paesotto.
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Le notti vip
Con le sue tradizioni, i saltimbocca di mamma Lina e i fusilli alla carbonara, era un pezzo del quartiere, e non solo per aver fondato il ristorante che negli anni 80 e 90 divenne ritrovo di vip e politici - da Julio Iglesias a Donna Summer - ma anche per aver attraversato il secolo diventando, con le serate karaoke, il ritrovo di molti millenials che quella Roma lì possono solo immaginarla. «Amava sedersi al tavolo e raccontare storie», raccontano i clienti più affezionati che su ora Facebook condividono i ricordi in bianco e nero di quelle notti dai mille colori. «Quando alla chiusura del ristorante si rimaneva a ballare e le serate non finivano mai.