Le baby-borseggiatrici che sfidano i militari

di Mauro Evangelisti
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Sabato 27 Febbraio 2016, 00:31
In sei anni e mezzo a #Roma è la prima volta che vedo un controllore ai tornelli metro
@Nemomnis

Militari, postazioni con uomini armati, più agenti in città. Controlli e sicurezza sono aumentati, ma c’è una battaglia che Roma non riesce a vincere. Ed è strano visto che come avversario ha una decina di ragazze rom, molto spesso minorenni. Sono le bande di borseggiatrici che spadroneggiano sulla metropolitana. Nonostante la vigilanza interna, nonostante i militari. Racconta un giovane pendolare, Benedetto: «L’altro giorno sono sceso sulla banchina e ho visto due borseggiatrici. Si riconoscono facilmente, sono sempre le stesse: spesso sono in piccoli gruppi, alcune incinta, altre minorenni, hanno uno zaino davanti al ventre per nascondere le mani mentre le introducono nelle tasche o nella borsa di qualche malcapitato». Il giovane pendolare risale in superficie e avverte un uomo della sicurezza che scende con i militari. Le borseggiatrici, scoperte, scappano? Macché. «Quando quello della vigilanza ha chiesto il biglietto, le borseggiatrici gli hanno intimato di lasciarle stare. Quando ha cercato di accompagnarle fuori, hanno urlato ”non metteteci le mani addosso”. L’uomo della vigilanza ha provato a chiamare i rinforzi, ma le borseggiatrici, malgrado i militari dicessero loro di fermarsi, appena è arrivato il treno sono salite, disperdendosi tra la folla. Ho provato a tenere aperta la porta automatica, ma è stato inutile». «Se hanno il biglietto, non possiamo farci nulla; se non le prendiamo mentre rubano, non possiamo farci nulla, basta uno strattone e finisco nei guai», ha detto un uomo della vigilanza.

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