In tram a Roma come negli anni 60: mancanza di manutenzione, gli scambi azionati a mano

I conducenti: "Costretti a scendere dai mezzi". Ritardi da Porta Maggiore a Valle Giulia

In tram a Roma come negli anni 60: mancanza di manutenzione, gli scambi azionati a mano
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Mercoledì 2 Febbraio 2022, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 14:30

La scena si ripete quotidianamente, sulle linee tranviarie della Capitale. Il conducente ferma il mezzo, scende, manovra lo scambio manualmente, risale a bordo e riparte. Con l'effetto immediato di rallentare ulteriormente i tram della Capitale che - nonostante l'impegno messo in campo dall'amministrazione comunale per il rilancio della rete cittadina - scontano ancora anni di manutenzione carente e una flotta dall'età media piuttosto alta.

Tram, scambi azionati a mano

 

Cinque, in particolare, i punti caldi per i guasti agli scambi: tra questi ci sono Porta Maggiore - che è il vero fulcro del sistema tranviario romano - Valle Giulia e l'intersezione tra via Prenestina e via Giacomo Bresadola.

Più largo Preneste e piazzale delle Belle Arti, che sono scambi utilizzati solo in caso di necessità.

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LA PROTESTA
La situazione sta creando tensione anche tra i lavoratori. Le rappresentanze sindacali di Cgil e Uil hanno dichiarato lo stato di agitazione, sottolineando tra l'altro «il protrarsi, ormai insostenibile, di malfunzionamenti in genere e guasti degli scambi su tutta la rete tranviaria, causando problemi di sicurezza per conducenti e passeggeri». Il rischio è che si arrivi anche allo sciopero, se la situazione non dovesse migliorare in tempi brevi. «Oltre al tempo perso, ci sono anche rischi per l'incolumità del conducente - sottolinea un addetto dell'Atac - Da circa un mese non vediamo più al lavoro le ditte che si occupavano della manutenzione». Tutto ciò mentre, sul resto della rete cittadina, la linea 3 continua a viaggiare su tram tra Valle Giulia e Porta Maggiore ed è sostituita da bus nel resto della tratta, fino alla stazione Trastevere, a causa della carenza di vetture disponibili per circolare sulle rotaie.
LA SITUAZIONE
La giunta di Roberto Gualtieri ha messo il recupero e rilancio della rete tranviaria in testa all'agenda per il capitolo trasporti, anche in vista dei grandi appuntamenti che attendono la Capitale nei prossimi anni. «Sulla rete tramviaria paghiamo il prezzo di un patrimonio della città che è stato lasciato degradare, con più di vent'anni di mancanza di manutenzione e mancato rinnovo dei mezzi, ed ora la situazione non regge più - ha spiegato nei giorni scorsi l'assessore capitolino alla mobilità, Eugenio Patanè - Siamo stati costretti a sospendere il servizio del tram 8 per intervenire sull'anello del Casaletto, perché la situazione del manto stradale rischiava di creare danni persino al sottocassa. Dobbiamo pertanto intervenire rinnovando l'intera rete nei prossimi tre anni».

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GLI INTERVENTI
A dicembre il Campidoglio ha approvato uno stanziamento di quasi 20 milioni, divisi in 18 lotti, per interventi sugli armamenti tranviari. A queste risorse si aggiungono 8,5 milioni di euro già stanziati e altri 37 del ministero delle Infrastrutture: in totale, dunque, sono a disposizione 64 milioni di euro «per intervenire sull'armamento e sul potenziamento della rete dei tram, con l'obiettivo di ridare alla città di Roma una qualità del ferro all'altezza di una moderna Capitale europea», osserva Patanè. Nel frattempo è stata riaperta la linea 2, con circa quattro mesi di anticipo rispetto al cronoprogramma della precedente amministrazione, e sono stati messi in campo i lavori urgenti per evitare la chiusura del tram 8. Partiti anche i cantieri del primo lotto di manutenzione straordinaria della rete, sull'asse Prenestina-Porta Maggiore.
 

 

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