Roma, Sheena morta travolta da una volante. Il poliziotto finisce scortato: «Non riuscirò a perdonarmi»

Roma, Sheena morta travolta da una volante. Il poliziotto finisce scortato: «Non riuscirò a perdonarmi»
di Camilla Mozzetti
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Martedì 2 Marzo 2021, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 07:27

Nel tardo pomeriggio i sanitari del policlinico Casilino gli hanno immobilizzato la clavicola e ingessato il polso «Poteva andare peggio», dicono. Ma l'agente della polizia stradale P.T., 45 anni il prossimo luglio, è vivo nonostante il terribile incidente in cui è rimasto coinvolto e nel quale è deceduta una minorenne, Sheena Lossetto 14 anni, ieri mattina in via di Salone.

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È questo che l'agente alla guida della vettura della stradale, con oltre dieci anni di servizio nella sottosezione di Roma Est, non si potrà mai perdonare.

Alla moglie lo ha detto: «La morte di una ragazzina: questo non riuscirò mai a perdonarmi e a dimenticare», nonostante sia stato un terribile incidente e nonostante stesse compiendo il suo lavoro. Che ieri mattina era quello di provare a fermare una coppia di banditi che dopo aver derubato una tabaccaia di Tivoli di almeno 4 mila euro di sigarette si erano dati alla fuga. L'agente insieme al suo compagno di turno con lui sulla vettura hanno intercettato l'auto dei due malviventi sull'autostrada A24 che dopo aver forzato un posto di blocco ha imboccato via di Salone fuggendo. Da qui è nato l'inseguimento terminato pochi metri prima dell'ingresso dello storico campo nomade con un impatto violentissimo che non ha lasciato scampo alla quattordicenne.


IN OSPEDALE

Confuso e sotto choc per l'accaduto, l'agente è stato ascoltato sommariamente dai carabinieri della stazione di Settecamini che procedono nella ricostruzione e nei rilievi del sinistro per conto della compagnia dell'Arma di Tivoli. La sua versione sommaria dovrà ora essere confrontata con quella del padre della vittima, che viaggiava con lei in auto insieme anche alla moglie e all'altro figlio ventenne, e che è stato trasportato in codice rosso al policlinico di Tor Vergata. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale ma intanto già dal pomeriggio di ieri al policlinico Casilino sono rimasti di guardia alcuni colleghi dell'agente della stradale.

 


LA MISURA


Una misura di precauzione visto anche ciò che è accaduto all'ospedale San Giovanni dov'è stata portata la vittima e l'altro agente di polizia. Non appena la notizia dell'incidente mortale ha iniziato a circolare dentro la famiglia della quattordicenne, - romana ma di etnia rom e residente a Valle Martella - amici e conoscenti si sono riversati in ospedale richiedendo alla Questura il dispiegamento di un servizio d'ordine con il reparto Mobile. Non sono mancati infatti momenti di agitazione: grida e urla, con alcune donne che hanno preso a pugni una vettura delle forze dell'ordine. Anche al Casilino ieri pomeriggio alcuni componenti della comunità Sinti e parenti della quattordicenne sono arrivati in gruppo per poi andar via lasciando però una trentenne a fare il palo dentro la sala d'aspetto del policlinico. Motivo per cui è stato ritenuto opportuno dai colleghi dell'agente restare nel piazzale dell'ospedale. «Non possiamo lasciare da solo il nostro collega», hanno detto «visto quello che è successo all'ospedale San Giovanni». Nei prossimi giorni l'agente sarà ascoltato anche dal pm che per la Procura di Roma segue l'inchiesta.

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