Supplenti senza esperienza che lunedì siederanno dietro le cattedre mentre altri, con anni alle spalle, restano fuori dalle classi. È caos sulle nomine delle sostituzioni in tutte le scuole di ogni ordine e grado del Lazio e a una manciata ormai di ore dal trillo della prima campanella molte nomine dovranno essere riviste e corrette per evitare poi che se ne debba rispondere di fronte al giudice del lavoro.
A tracciare uno scenario - tutt’altro che rassicurante - è la Uil scuola che ha elaborato e raccolto le rimostranze di molti supplenti, docenti non di ruolo, tagliati fuori dalle assegnazioni a vantaggio di colleghi che, però, non hanno maturato i punteggi in graduatoria per assumere l’incarico al loro posto.
Uil Scuola: «Nel Lazio 4mila nomine sbagliate»
I POSTI
Dall’Ufficio scolastico regionale, che si occupa di assegnare gli incarichi, il direttore Rocco Pinneri non elude la questione ma parla di cifre più basse: «I numeri non sono questi, al momento abbiamo fatto 30 rettifiche forse arriveremo a cento. Quest’anno abbiamo avuto 570 mila domande di partecipazione alle supplenze per 15 mila posti a Roma e provincia che salgono a 18.104 contando il resto della Regione. Può capitare in qualche caso che il punteggio non sia calcolato correttamente, è fisiologico ma provvederemo alla correzione». I supplenti però promettono battaglia anche perché la scuola inizia fra due giorni e c’è il rischio di lasciare decine e decine di ore di lezione scoperte. La Uil scuola ha chiesto all’Usr Lazio «la ripubblicazione di tutte le graduatorie e delle posizioni utili - conclude Pantuso - al fine di avere il diritto riconosciuto».
GLI ALTRI NODI
Intanto restano “vivi” gli altri problemi, che precedono il ritorno in classe. A partire dalla questione dei trasporti. L’Atac ieri ha fatto sapere che per l’apertura delle scuole non ci saranno intoppi e che saranno garantite 1.500 corse in più ma i presidi continuano a sottolineare come molti ragazzi delle periferie che frequentano in centro o dell’hinterland dovranno essere accompagnati dai genitori per non restare, in ragione del doppio turno di ingresso alle 8 e alle 9.40, fuori dalla scuola almeno un’ora. «L’ingresso in doppia fascia alle 9.40 - spiega Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio e dirigente del liceo Scientifico Newton - comporterà per i ragazzi del liceo l’uscita alle 14.40 mentre per quelli dei tecnico-professionali alle 16. E sarà come l’anno scorso: avranno poco tempo per studiare o fare altre attività. Ma ci hanno riferito che non si poteva fare altrimenti, che i mezzi di trasporto non possono sopperire in modo diverso». Senza contare poi la questione delle classi: troppi alunni in pochi ambienti. Motivo per cui, anche stavolta, si è fatto ricorso a oratori e parrocchie in attesa dei moduli prefabbricati da parte della Città metropolitana.
Camilla Mozzetti
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