Saldi a Roma al giro di boa: primi segnali di ripresa ma la Ztl resta chiusa

Saldi a Roma al giro di boa: primi segnali di ripresa ma la Ztl resta chiusa
di Flaminia Savelli
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Lunedì 9 Agosto 2021, 08:01

Al primo giro di boa, i saldi segnano il primo segnale positivo: i negozi della Capitale hanno incassato il 20% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una lenta ripartenza per il settore che da inizio pandemia ha i conti appesi al filo della crisi. Le super offerte andranno avanti ancora per le prossime quattro settimane, ma intanto per i negozianti è già tempo di bilanci. Lo scorso venerdì c'è stato dunque un primo incontro negli uffici del Campidoglio. La richiesta, per tirare un'ultima volata al settore prima della chiusura dei saldi, è quella di aprire la Zona a traffico limitato e spegnere, quindi, gli occhi elettronici nelle zone centrali della città.

Saldi a Roma, segnali di ripresa

 

Intanto le attività prendono fiato, dopo le buie settimane di lockdown e il lavoro a singhiozzo. «Sono i primi segnali di ripresa - conferma Valter Giammaria, presidente Confesercenti Roma - ma è chiaro che la crisi della pandemia non è stata ancora superata e il settore naviga ancora in acque agitate.

Siamo stati sorpresi - sottolinea - perché non ci aspettavamo un risultato incoraggiante».

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IL BILANCIO
Infatti le ultime promozioni - tra gennaio e febbraio- non hanno infatti frenato la discesa della crisi. Alla fine i negozianti si sono ritrovati con le casse vuote e i magazzini pieni. Eppure, nonostante i primi dati incoraggianti, si allunga la lista delle attività che non sono riuscite a superare l'anno nero.
Nell'ultimo trimestre, altri 200 negozi della Capitale hanno abbassato la saracinesca, 400 in tutto il Lazio. A pesare, ancora una volta, i mancati incassi che non hanno dato alcun margine di rientro agli imprenditori. «Tra settembre e gennaio - commenta Giammaria - il commercio ha pagato le restrizioni delle altre attività. Una su tutte quella sull'orario del coprifuoco anticipato alle 18 per i bar e i ristoranti. È stato l'ennesimo colpo anche per i commercianti che si sono ritrovati con le strade deserte a metà pomeriggio e perciò, senza clienti».

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LA POLEMICA
Ma i negozianti del centro, quelli che hanno accusato per primi l'assenza di turisti insieme agli albergatori, sperano fino all'ultimo di giocarsi la carta dell'apertura della Ztl pure in fascia diurna. Nell'ultima lunga riunione - lo scorso venerdì - hanno avanzato la richiesta ufficiale al Comune.
«Siamo ancora in piena emergenza - spiega Giammaria di Confesercenti - e abbiamo chiesto la sospensione dei varchi per il mese di agosto, così come era accaduto lo scorso anno, quando ad agosto tutte le telecamere sono state spente. Questo garantirebbe un maggiore afflusso di persone e quindi di clienti nei negozi. Anche perché - conclude il presidente di Confesercenti- in città c'è meno traffico, la prossima settimana ancora meno. Per il commercio la libera circolazione tra il Tridente e il Tridentino, favorirebbe invece gli affari e le vendita».
Ma sulla questione il Campidoglio ha già stabilito che non cambieranno le regole. Dunque: Ztl ancora attive negli orari diurni mentre sono sospese per la fascia oraria notturna.

 


«La scorsa estate - precisa Andrea Coia, presidente della commissione capitolina Commercio - eravamo appena usciti da un lungo lockdown. Per settimane tutte le attività sono state costrette a fermarsi e quindi lo scorso agosto abbiamo stabilito un'apertura straordinaria per il centro storico. Proprio per favorire la ripresa delle attività. Oggi però - sottolinea il presidente Coia - la situazione è cambiata anche se, siamo vicini ai commercianti e alle loro difficoltà. I varchi resteranno chiusi durante il giorno anche nelle prossime settimane».
flaminia.savelli@ilmessaggero.it
 

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