Roma, quel tesoretto inutilizzato per buche, scuole e nuovi bus

Roma, quel tesoretto inutilizzato per buche, scuole e nuovi bus
di Fabio Rossi
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Febbraio 2019, 07:34
Strade rifatte (magari a regola d'arte), nuovi autobus, treni della metropolitana. Persino (anche se non è tecnicamente possibile) la chiusura del contenzioso con l'Ama che ha squassato la municipalizzata nelle ultime settimane. Sono tanti i modi in cui, almeno teoricamente, sarebbe possibile spendere i 20 milioni inseriti dal Campidoglio, nel piano investimenti 2019-2021, alla voce «incarichi professionali esterni per progettazione, studi e ricerca». Una cifra considerevole, specie in anni di vacche magre, che corrisponde al fabbisogno necessario per coprire diversi capitoli di spesa, nei documenti contabili di Palazzo Senatorio.

LA MANUTENZIONE
Nel famoso emendamento blocca cantieri della scorsa estate, per esempio, 20,7 milioni erano stati messi a disposizione per gli interventi di manutenzione stradale: i cantieri più rilevanti sono quelli di via di Tor Sapienza, piazza Re di Roma, via del Mare, via Ostiense, via Battistini, via Collatina, viale Palmiro Togliatti, viale Marconi, via Salaria, via Boccea. Ventuno milioni di euro, inoltre, è stata la cifra messa a disposizione dall'amministrazione comunale, nella manovra autunnale di assestamento di bilancio, per finanziare la manutenzione straordinaria delle strade di viabilità secondaria, di competenza municipale. Una boccata d'ossigeno per la malandata rete stradale cittadina, che avrebbe però bisogno di ben altri investimenti. Così come la manutenzione straordinaria delle scuole romane, per la quale si cercano costantemente fondi sufficienti. E 18 milioni sono la cifra ottenuta due anni fa dal Governo, ma ancora non spesa, per attuare il progetto De.Si.Re. decoro, sicurezza, resilienza nella periferia romana: un programma che prevedeva gli interventi di recupero dell'ex Gil di Ostia, di San Basilio e di Corviale.

MOBILITÀ
Visti gli ultimi acquisti fatti dal Comune per rafforzare la flotta dell'Atac, con una ventina di milioni si potrebbero acquistare più di 70 nuovi autobus per il trasporto pubblico cittadino. La manovra di previsione 2018, peraltro, fissava in 18 milioni i fondi a disposizione di euro per l'acquisto di nuovi autobus nei successivi tre anni. La stessa cifra, curiosamente, è indicata per la manutenzione di binari e deviatoi della linea A della metropolitana.

AMBIENTE
Per non parlare del bilancio dell'Ama 2017, non ancora approvato a causa di un contenzioso tra Campidoglio e municipalizzata che verte sui 18 milioni di crediti per opere cimiteriali realizzate tra il 2008 e il 2012, vantati dall'azienda di via Calderon de la Barca ma non riconosciuti da Palazzo Senatorio. Naturalmente i fondi destinati agli investimenti non sarebbero stati utilizzabili per mettere a posto i conti dell'Ama, ma il parallelo tra le due poste è quantomeno sintomatico delle (legittime) priorità dell'amministrazione comunale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA