Ucraina, raccolte fondi ma anche sportelli di assistenza, Roma si prepara ad accogliere i profughi

La Chiesa ucraina di Santa Sofia a Roma ha lanciato una raccolta di beni di prima necessità

Ucraina, raccolte fondi ma anche sportelli di assistenza, Roma si prepara ad accogliere i profughi
di Valeria Arnaldi
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Lunedì 28 Febbraio 2022, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 18:26

Offerte di accoglienza e raccolte di fondi e beni di prima necessità. Roma si prepara ad accogliere profughi dall’Ucraina ed è scattata una gara di solidarietà. D’altronde, il flusso di arrivi con pullman e auto comincia a intensificarsi: nel Paese vive la più grossa comunità ucraina presente in Europa, composta da ben 230 mila persone. A Roma, la comunità ucraina è ben radicata. La gran parte dei profughi diretti verso la Capitale, secondo le prime stime delle associazioni attive sul territorio, ha già quindi già una meta da raggiungere: chi viene in città trova perlopiù ospitalità presso parenti o amici. Sono numerose comunque le realtà che stanno avviando progetti per un’accoglienza su più larga scala e per sostenere le comunità in loco.

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La Chiesa ucraina di Santa Sofia a Roma ha lanciato una raccolta di beni di prima necessità, da cibo in scatola a medicine, senza dimenticare piumoni e abbigliamento invernale.

L’elenco dei beni utili è lungo. Ci sono pasta, olio di oliva e di girasole, riso, caffè, tea, fette biscottate, Nutella, merendine, tonno, barattoli di conserve, formaggi sottovuoto. E anche medicinali - Oki task, Aspirina, Tachipirina, Ibuprofene – e il necessario per il primo soccorso, come bende, siringhe, siringhe per coagulazione del sangue, bende elastiche. Senza trascurare pannolini, tele antigelo, antidolorifi, antinfiammatori, insulina, metformina e vitamine.

La Comunità di Sant’Egidio porta avanti più modalità di aiuto. Sono già numerose le famiglie, che, pur senza vincoli familiari con profughi provenienti dall'Ucraina, hanno dato la disponibilità ad accoglierli. Intanto, si procede con gli aiuti in loco. Da anni, la Comunità, infatti, ha un programma di adozioni a distanza per circa 250 bambini ucraini in una rete di case famiglia, che oggi è fortemente a rischio. Occorrono dunque risorse economiche. Non solo bambini. Seguendo il percorso dei rifugiati, è in corso la distibuzione di aiuti di emergenza nei Paesi confinanti con l’Ucraina, prime destinazioni dei profughi.

Allertata per l’arrivo il profughi dall’Ucraina anche la Caritas Roma, pronta a provvedere all’accoglienza. Sono attualmente al vaglio le modalità. Intanto, si raccolgono fondi per sostenere i campi profughi attrezzati da Caritas Romania e Caritas Polonia. Al momento, sono già 5000 le persone ospitate. Una raccolta fondi per l’Ucraina è stata lanciata anche da Croce Rossa, Unhcr e Unicef e vede partecipare la Rai. Il numero solidale è 45525. L’obiettivo è raccogliere fondi per sostenere la sopravvivenza delle persone colpite e quante sono in fuga, tra famiglie e bambini, assicurando loro «una rapida ed efficace assistenza umanitaria». Ciò si traduce in protezione, rifugi, coperte, cure mediche, acqua potabile, kit per l’igiene personale e supporto psicologico.  La Croce Rossa Italiana è da sempre al fianco della popolazione ucraina, anche per facilitare la riunificazione familiare e per il supporto a ospedali. Gli interventi, ovviamente, ora si fanno ancora più stringenti. Croce Rossa Ucraina e Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, tramite volontari, in delicate operazioni di assistenza alla popolazione. Sono state anche lanciate campagne di informazione di primo soccorso.

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E le raccolte fondi si moltiplicano. Il Maxxi ha deciso di destinare gli incassi del massimo giorno di afflusso, ossia la domenica – sia ieri, sia il 6 marzo  - al fondo costituito da UNHCR, UNICEF e Croce Rossa - all'emergenza umanitaria in Ucraina. La decisione è stata condivisa anche da Contrasto, partner del museo per la mostra di Amazonia di Sebastiao Salgado. L’appello ora, è dunque, al pubblico, «per partecipare insieme a questo impegno concreto di solidarietà». Aiuti anche da Salvamamme, che, l’Associazione Romeni in Italia e in collaborazione con Forum Terzo Settore, ha lanciato una raccolta di generi di primo soccorso per i profughi che che stanno fuggendo dalle zone di conflitto. La richiesta è di beni essenziali, come alimenti non deperibili e non a breve scadenza, prodotti per l’igiene per adulti e per bambini (pannolini per bimbi e anziani, scottex, bagnoschiuma, etc.), biancheria, coperte e lenzuola, abbigliamento invernale. La richiesta viene effettuata presso la sede di Salvamamme in via Giacomo Raffaelli. Sarà anche attivato uno Sportello di supporto per i profughi in arrivo a Roma.

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