Ucciso a calci e pugni nell'androne del condominio a Portonaccio

Ucciso a calci e pugni nell'androne del condominio a Portonaccio
di Marco De Risi
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Mercoledì 3 Marzo 2021, 09:17 - Ultimo aggiornamento: 09:27

Tragedia a Portonaccio, dove un uomo di 50 anni è morto dopo un pestaggio. Le forze dell'ordine sono subito intervenute nell'androne di un palazzo di via Ettore Bertolè Viale dove è avvenuta la tragedia. E qui si sono trovati di fronte una situazione a dir poco caotica, tra gente che scappava e non aveva alcuna intenzione di collaborare con la polizia. Ma poco distante c'era anche l'assassino.


Gli agenti hanno trovato all'ingresso del palazzo, steso sul pavimento, l'uomo privo di vita. È stata subito chiamata anche un'ambulanza per provare a rianimarlo, ma dopo una ventina di minuti di manovre il medico non ha potuto che constatarne la morte e chiedere che venisse steso un lenzuolo sul suo corpo. Il cinquantenne viveva con la famiglia in quello stesso condominio. Le volanti hanno cercato di contattare i suoi cari per avere notizie. Nell'androne i poliziotti hanno fermato una persona, che ha ammesso di essere l'autore del pestaggio.
A quanto si sa, l'uomo era cardiopatico ma sul volto e sulle braccia presentava inequivocabili segni di percosse. Il fermato è stato portato al commissariato. «Non lo volevo uccidere - ha detto alla polizia - l'ho solo picchiato poi mi è morto fra le mani». Se questa versione dovesse essere confermata, per lui si tratterebbe di un omicidio preterintenzionale. Cioè, c'è stato il pestaggio, ma le percosse sono andate oltre le intenzioni di uccidere il 50enne.


SCENE DISPERATE


Intanto nel palazzo si sono registrate scene di disperazione da parte degli altri condomini per la morte del vicino, da tutti considerato una brava persona. Qualcuno ha anche deposto un mazzo di fiori alla memoria del cinquantenne.
Da una prima ricostruzione la lite sarebbe scaturita da futili motivi: cioè per problemi condominiali.

Alla base del contendere un cancello che sarebbe dovuto essere riparato. Il cinquantenne e il suo assassino hanno iniziato a discutere animatamente fino a quando la vittima è stata aggredita dall'altro, che l'ha percorso fino a fargli perdere la vita. Forse, il pestaggio ha causato anche un infarto, che è stato letale.


La polizia scientifica ha scattato delle foto ai luoghi per poi mettere il materiale a disposizione del magistrato di turno.
«Ero poco distante - ha raccontanto un condomino -. Ho sentito che qualcuno discuteva per problemi di natura condominiale. Poi è tutto precipitato in pochissimo tempo. Ho visto l'aggressione: non mi è sembrata così feroce ma comunque la vittima è caduta in terra esanime. Mi sono avvicinato e ho avuto paura. Ho capito che era morto, è stato un dispiacere enorme».


Nei prossimi giorni la polizia ascolterà gli altri condomini per in quadrare meglio la lite che ha finito per portare a un omicidio per futili motivi.
 

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