Fiumicino, accoltella l'ex cognato, ricercato dalla polizia fugge sul tetto e minaccia il suicidio

Fiumicino, accoltella l'ex cognato, ricercato dalla polizia fugge sul tetto e minaccia il suicidio
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Martedì 18 Agosto 2020, 12:37

Un giorno di ordinaria follia a Fiumicino. Un agente della polizia di Stato è rimasto ferito nel fermare un 40enne che qualche giorno prima aveva ferito l'ex cognato. Ossa del naso rotte in più punti, labbro e orecchio spaccati e trauma cranico non commotivo: questo è il resoconto del pronto soccorso dove è stato medicato il poliziotto. La notte di Ferragosto il cognato dell'arrestato ha denunciato presso il Commissariato di Fiumicino di essere stato aggredito e ferito al braccio con un coltello dall'ex marito della sorella. L'aggressore aveva costretto la sua vittima a fermarsi tirando un sasso contro la sua macchina: quando l'uomo è sceso, l'ex cognato aveva cercato di colpirlo all'addome con un coltello. Schivato il colpo però la lama l'ha colpito al braccio.

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Dopo due giorni di ricerche per tentato omicidio, l'aggressore è stato trovato a casa di un parente. Il 40enne, avendo capito perché gli agenti lo stavano cercando, li ha aggrediti violentemente, usando anche un cavo usb come frusta, ed è scappato sul tetto, dal quale minacciava di lanciarsi. I poliziotti, feriti, lo hanno raggiunto e convinto a scendere e a seguirli prima in ospedale e poi in commissariato. Oltre al cavo usb e ad una cassetta di metallo usata per colpire gli agenti, al 40enne è stata anche sequestrata una dose di cocaina. L'uomo è stato arrestato e messo a disposizione della Magistratura; i due agenti hanno ricevuto 30 e 7 giorni prognosi.

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