Anzio, 120 tamponi negativi a Villa dei Pini dopo i dodici contagi dei giorni scorsi

L'ingresso della casa di cura Villa dei Pini ad Anzio
di Ivo Iannozzi
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Giovedì 30 Aprile 2020, 15:10
Anzio tira un sospiro di sollievo. Sono infatti risultati negativi al coronavirus i risultati di 120 tamponi eseguiti sui pazienti e i dipendenti della casa di cura Villa dei Pini dove sabato scorso erano risultati positivi diciotto ricoverati, la maggior parte in riabilitazione, e cinque tra il personale infermieristico. Visti i numeri, c’era pessimismo che venissero registrati altri casi positivi. «È sicuramente una buona notizia – spiega il sindaco di Anzio Candido De Angelis - Il risultato dei tamponi ci conforta perché i casi positivi accertati, anche se tanti, sono fortunatamente circoscritti alla casa di cura. Siamo ora in attesa dei risultati di altri quattro tamponi e ci auguriamo che anche questi siano negativi». 
La Asl Roma6 ha comunque disposto che l’indagine epidemiologica sia ripetuta tra dodici giorni. Alla luce dei ventitré casi comunque accertati, il sindaco De Angelis torna a chiedere quali protocolli di sicurezza siano stati adottati e in quali condizioni hanno lavorato gli operatori sanitari di Villa dei Pini, considerato che anche cinque di loro, tutti residenti ad Anzio, sono risultati positivi al coronavirus. In proposito, in una nota, la proprietà di Villa dei Pini spiega che «i ventitré casi di Covid-19 accertati, che non manifestano sintomi Covid-19, si sono sviluppati nel reparto di lungodegenza medica che ospita pazienti provenienti da strutture ospedaliere per un massimo di 60 giorni e non nella Residenza Sanitaria Assistita». Insomma, il virus l’avrebbero portato nella struttura pazienti provenienti da altri ospedali e ricoverati a Villa dei Pini per la riabilitazione. Sui protocolli di sicurezza la proprietà spiega che «fin dai primi giorni del mese di marzo la casa di cura Villa dei Pini ha attuato tutte le procedure e i sistemi per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 previsti dalla normativa». Insomma, cerca di fugare i dubbi del sindaco di Anzio. E per fronteggiare l’emergenza, la proprietà ha chiesto alla Asl Roma6 l’autorizzazione ad utilizzare il Reparto COVID-19 già allestito nella struttura «per isolare i propri pazienti positivi fornendo loro tutte le garanzie di sicurezza e tutela previsti». Si tratta del reparto da quaranta posti letto che rispondeva alla manifestazione di interesse con la quale la Regione Lazio aveva richiesto a case di cura convenzionate la disponibilità ad accogliere anziani positivi al virus provenienti da altre residenze sanitarie assistenziali. Un progetto al quale la direzione di Villa dei Pini aveva però rinunciato per le forti perplessità manifestate dal comune di Anzio impegnato nel contenimento dei contagi. Intanto la Federazione italiana autonoma Dipendenti (Fiadel) in una nota inviata al sindaco De Angelis ha chiesto controlli sanitari e garanzie per i lavoratori della Camassa Ambiente impegnati nel ritiro dei rifiuti presso la casa di cura Villa dei Pini. La richiesta è scaturita in seguito alla segnalazione dei dipendenti della società che avevano rilevato la presenza di rifiuti ammassati senza alcuna precauzione all’esterno della casa di cura il giorno dopo che erano stati resi noti i casi di coronavirus.
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