La storia della Comunità di Sant'Egidio domani in un film alla Casa del Cinema

Alcuni volontari della Comunità di Sant'Egidio distribuiscono coperte ai senzatetto
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Lunedì 14 Ottobre 2019, 17:13
«Preghiera, Poveri, Pace». Sono le tre «P» - come disse papa Francesco in occasione del cinquentennale
- che ispirano la Comunità di Sant'Egidio. Da Santa Maria in Trastevere, dove la Comunità prega ogni sera, si raggiungono tutti i continenti, per arginare i grandi nemici dell'umanità: la guerra, l'ingiustizia sociale, le malattie. A Natale la basilica trasteverina si trasforma in una splendida sala da pranzo. Gli invitati sono poveri e amici di Sant'Egidio. E' un mondo alla rovescia, dove chi è abituato a piangere, sorride e, a volte, ride.
È con questi presupposti che domani pomeriggio alle 18.00, alla Casa del Cinema di Villa Borghese, come preapertura della festa del Cinema, viene presentato il documentario «Le beatitudini di Sant'Egidio», scritto e diretto dal francese Jacques Debs. Il film mostra la vita di una comunità unica al mondo. Fondata a Roma nel 1968 e oggi radicata in tutti i continenti, è luogo di reale solidarietà e propulsore attivo della pace nel mondo. In una perfetta sceneggiatura del reale, tutti i personaggi e i luoghi compongono una polifonia. E il primo lavoro su Sant'Egidio che vede la partecipazione attiva della Comunità.
Il docufilm mostra dapprima una ragazza disabile dei Laboratori d'Arte (che Sant'Egidio ha in diversi quartieri di
Roma e che hanno esposto in passato anche alla Biennale di Venezia e al Maxxi) che decide di dipingere un quadro per regalarlo ai bambini di strada che la Comunità segue in Mozambico. Ci sono scene che riprendono lei che lo dipinge e che racconta anche come la sua vita è cambiata da quando è uscita dall'istituto e vive in una casa-famiglia insieme ad altre persone disabili. Ci sono immagini che riprendono questa casa, nel quartiere Monteverde a Roma, e anche la Trattoria degli Amici a Trastevere, dove alcuni di loro lavorano e si sono integrati. Altre immagini riguardano la mensa per i poveri di via Dandolo e i volontari che ci vanno, il quartiere di Primavalle, dove con i bambini si fa la Scuola della Pace (sostegno scolastico, animazione ed educazione alla pace e alla non violenza), un'esperienza di co-housing con gli anziani alla Garbatella.
Si vede anche la preghiera della sera a Santa Maria in Trastevere, il racconto della pace in Mozambico (1992) fatto da Andrea Riccardi con riprese a Maputo, dove, oltre alla consegna del quadro della disabile ai bambini di strada, viene fatto vedere il lavoro di Dream per la cura dell'Aids - la casa di cura è stata recentemente visitata da papa Francesco - e viene intervistata anche Cacilda Massango, la responsabile del centro di Zimpeto che ha parlato davanti al Pontefice.
Il film si conclude con le riprese del pranzo di Natale con i poveri a Santa Maria in Trastevere, che è un pò la sintesi di tutto dal momento che ci si siede a tavola con anziani, disabili, immigrati, anche venuti con i corridoi umanitari, rom, insomma i poveri che sono amici della Comunità durante tutto l'anno: il primo pranzo venne fatto a Santa Maria in Trastevere nel 1982 ma oggi viene organizzato in tutto il mondo, dove è presente Sant'Egidio. L'ultimo anno hanno partecipato circa 140 mila persone di tutti i continenti.
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