Castelli, allagamenti e paura per la pioggia: nel fango il Museo delle Navi a Nemi

Castelli, allagamenti e paura per la pioggia: nel fango il Museo delle Navi a Nemi
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Martedì 27 Agosto 2019, 12:22
Il primo, forte temporale estivo che si è abbattuto per quasi due ore, nel primo pomeriggio di domenica sulle città appiensi dei Castelli, ha lasciato una lunga scia di fango e di polemiche. Una precipitazione intensa ma non eccezionale ha provocato, infatti, molti danni e tanta paura visto che per pura fortuna è stata salvaguardata l’incolumità delle persone. Il perdurante problema del dissesto idrogeologico, più o meno marcato, l’evidente mancata o scarsa manutenzione di alcuni tratti stradali e delle caditoie dove, se non fossero otturate, dovrebbe defluire l’acqua piovana sono tre le cause della prima emergenza estiva.
A Nemi un fiume di acqua, fango e detriti si è abbattuto da un costone nella sottostante area lacustre investendo in pieno un ristorante, dove si trovavano una trentina di clienti, e l’ingresso esterno del museo delle Navi romane. Interminabili minuti di panico tra i clienti e i proprietari dell’esercizio ritrovatisi a fronteggiare l’inaspettato allagamento: fango e acqua hanno invaso le cucine, la sala da pranzo e il terrazzamento. Chiuse due strade da e per il lago fino alla rimozione dei detriti sulle carreggiate. Ad Albano, ancora una volta è andato sott’acqua il tunnel dell’Appia bis, direzione Castelli, dove di recente, si apprende l’Arsial aveva installato un nuovo impianto per smaltire il surplus di acque piovane, rivelatosi inefficace.
La strada è stata riaperta solo ieri in tarda mattinata. Problema simile per il sottopasso sull’Appia all’altezza di Ciampino dove, fortunatamente, alcuni automobilisti sono riusciti a mettersi in salvo prima che un muro di acqua inghiottisse le loro autovetture allagando il tunnel. Ha funzionato benissimo, invece, il protocollo Lago Sicuro: a togliere dai guai, al lago Albano, due giovani canoisti, sorpresi in acqua dalla forte pioggia, i volontari della Società nazionale di salvataggio. Dopo aver chiesto aiuto al 112, allertando così i carabinieri della stazione di Castel Gandolfo in pochi minuti sono stati raggiunti dalle moto d’acqua. Polemiche social per i semafori messi ko dal temporale in alcuni degli incroci “strategici” di Marino: quello delle Frattocchie, di via Maremmana e tra la Nettunense e via del Divino Amore. «Con tutte le tecnologie a disposizione –ci si domanda- non si riesce a mettere al riparo gli impianti?».
 
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