Castelli, il coronavirus uccide lo psichiatra che curava i giovani in difficoltà

Il dottor Eduardo Ferri, capo del di dipartimento di Salute Mentale della Asl Rm6 dei Castelli, ucciso dal Covid
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Martedì 5 Gennaio 2021, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 14:06

Continuano le vaccinazioni anti Covid ai Castelli Romani. Le autovetture di servizio dell’Asl Roma 6 fanno la spola tra lo Spallanzani di Roma e l’Ospedale dei Castelli per trasportare le dosi della casa farmaceutica statunitense Pfizer che vengono conservate in appositi frigoriferi nella farmacia dell’ospedale. Sono state vaccinate per ora circa 3.000 persone: i residenti sul territorio sono oltre 500 mila. Le dosi sono state inoculate per ora a personale medico ed infermieristico degli ospedali, dipendenti delle Rsa pubbliche e convenzionate, medici di base e pediatri. Le operazioni procedono. La Asl Roma 6 ad oggi vanta il record di vaccinazioni effettuate al giorno rispetto ad altre aziende sanitarie laziali.

Covid, lutto nella Asl Roma 6: morto dottor Eduardo Ferri, «un uomo sempre in prima linea»

Ieri una bruttissima notizia ha buttato nello sconforto il personale medico, specialistico e tanti pazienti della zona.

Alle prime ore dell’alba è arrivata la notizia della morte per Covid 19 del dottor Eduardo Ferri, 67 anni, direttore del dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Rm6, e inventore di tante iniziative per i giovani. Ferri, che lascia la moglie e una figlia di 28 anni, era originario della Campania, ma per molti anni, prima di assumere la carica di direttore del dipartimento, ha lavorato negli ospedali dei Castelli, offrendo professionalità e dell’impegno. Fra qualche mese sarebbe andato in pensione ma sembra avesse espresso la volontà di continuare a lavorare. Del dottor Ferri si ricordano la caparbietà e la capacità di trovare soluzioni innovative. Durante l’estate, nelle Rsa Covid pubbliche di Genzano e di Albano aveva organizzato serate musicali per facilitare la socializzazione tra i malati e i familiari.

«Una perdita enorme – dice Narciso Mostarda, direttore generale dell’Asl Roma 6 – sia dal punto di vista umano che professionale. Mi sorprendeva sempre positivamente la sua voglia di impegnarsi per i pazienti. Faceva di tutto per vederli felici». Le esequie di Ferri si terranno oggi alle ore 14,45 nella chiesa di San Pancrazio di Albano. Secono il programma Asl, «entro 15 giorni potrebbero essere vaccinati oltre ai 3.500 dipendenti della Roma 6, inclusi gli addetti al servizio mensa ospedaliero, alla vigilanza e alle pulizie. Dopo, si dovrebbe passare agli ottantenni.
Per il momento è stato già vaccinato il 20 per cento dei medici di base e dei pediatri. «Abbiamo inviato - riprende Mostarda - le richieste a manifestare interesse per la vaccinazione ai dipendenti dell’azienda e a quelli delle strutture convenzionate. La risposta è stata molto buona». Continuano i controlli sulle attività economiche e commerciali delle città castellane. Ieri in via Palmiro Togliatti a Genzano un negozio di indiani è stato chiuso e sanzionato perché nell’esercizio non erano rispettate le norme del distanziamento e veniva venduta merce non autorizzata. I titolari dell’esercizio sono stati sanzionati con un multa di 500 euro e con cinque giorni di chiusura.

Con l’avvicinarsi della ripresa delle lezioni in presenza aumentano le preoccupazioni in molti comuni dei Castelli. Il contagio dei malati di Coronavirus si mantiene stabile con una tendenza al rialzo e molti temono che possa verificarsi una terza fase della pandemia. A Nemi il Comune grazie ad un accordo sottoscritto con società Poligest, che gestisce la casa di cura Villa delle Querce, ha organizzato per le giornate del 7 e 8 gennaio, dalle 8:30 alle 13:30, presso la palestra, una campagna per effettuare tamponi gratuiti a tutti gli alunni, insegnanti, collaboratori scolastic. «Credo che mettere in sicurezza la scuola dopo le feste - dichiara Alberto Bertucci, sindaco di Nemi - sia un atto di grande rispetto verso l’importanza della sua funzione e un modo per consentire il giusto svolgimento delle lezioni in sicurezza prevenendo eventuali chiusure. Il Covid 19 non è ancora stato sconfitto e ci aspettano mesi difficili, ma abbiamo il dovere come istituzioni di fare il possibile per contenere il contagio».

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