«Sgomberare sede Casapound», ok a mozione in Campidoglio. Lombardi (M5S) a Salvini: «Userai la ruspa?»

«Sede Casapound va sgomberata», ok a mozione in Campidoglio
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Martedì 29 Gennaio 2019, 15:13 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 16:40

La sede storica di Casapound, in via Napoleone III, va sgomberata. L'assemblea capitolina ha approvato a maggioranza una mozione proposta dal Pd che impegna la sindaca Virginia Raggi «ad intervenire presso il Ministero degli Interni, il prefetto e il questore» affinché sia predisposto lo sgombero immediato dell'edificio di Via Napoleone illegalmente occupato dall'associazione CasaPound Italia«. Oltre al Pd ha votato a favore il Movimento 5 Stelle. Voto contrario di 4 consiglieri di centrodestra.

L'IMMOBILE E IL BLITZ MANCATO
Un intero immobile occupato abusivamente da quasi 15 anni, un'inchiesta della Corte dei conti, una delega alla Guardia di finanza per accertare e fotografare lo stato dei luoghi. E le porte sbarrate in faccia ai militari, che lo scorso ottobre si erano presentati per effettuare il blitz e che in tutta risposta avevano ricevuto insulti e minacce: «Se non ve ne andate finisce nel sangue», avrebbe detto loro un militante.

E così' in via Napoleone III, nella sede di Casapound, il movimento neofascista che dal 2003 occupa un intero edificio pubblico nel quartiere Esquilino, le forze dell'ordine avevano battuto in ritirata. Una palazzina di sei piani dove vivono famiglie sotto sfratto, ma dove - è la tesi del pm contabile Massimiliano Minerva e del procuratore capo Andrea Lupi - avrebbero alloggiato anche amici e parenti di alcuni leader dell'organizzazione.

Per evitare disordini, il blitz era stato concordato con i leader del movimento nel corso di una riunione informale avvenuta il 15 ottobre. Nonostante le cautele, Casapound aveva impedito l'accesso.


«SALVINI USERAI LA RUSPA?»
«Bene ok a sgombero CasaPound. La tutela della legalità non ha colore politico e non può esservene una di serie A e una di serie B. Matteo Salvini, ti presenterai anche lì con la ruspa?». Così in una nota la capogruppo M5s in Consiglio regionale del Lazio Roberta Lombardi.

IL MINISTRO: PARTIREMO DA EDIFICI PERICOLANTI
«Come da programma concordato dalla Prefettura di Roma, procederemo con l'operazione sicurezza e sgombero di tutte le occupazioni illegali, nessuna esclusa, a partire già dai prossimi giorni dalle situazioni più pericolose per l'instabilità delle strutture e da quelle per cui ci sono richieste di sequestro giudiziario in corso». Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini, dopo la mozione approvata dall'assemblea capitolina per lo sgombero di Casapound.


SGOMBERO GIA' SOLLECITATO DALLA RAGGI
«Sempre dalla parte della legalità. Oggi abbiamo votato in Aula in Campidoglio una mozione per sollecitare 'il Ministero degli Interni, il prefetto e il questore al fine di predisporre lo sgombero immediato dell'edificio di Via Napoleone III illegalmente occupatò da CasaPound e di proprietà del demanio». Lo scrive su Fb il capogruppo del M5S di Roma Giuliano Pacetti.

«La sindaca Virginia Raggi lo aveva già sollecitato lo scorso ottobre intervenendo ad un Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica e pubblicamente ai media; ora con un voto dei consiglieri abbiamo formalizzato quel suo indirizzo. Il rispetto della legalità deve essere praticato da tutti con uguali diritti e doveri. Nessuno escluso. Casapound, in quanto partito politico, dovrebbe avere il buon senso di lasciare l'immobile autonomamente perché farebbe risparmiare ai cittadini il dispendio di risorse che uno sgombero comporta. Ovviamente ora c'è chi invece di guardare la luna si è soffermato sul dito. Anche il Pd è su questa linea ed ha presentato una mozione condivisibile nei principi, seppur imprecisa. L'abbiamo sostenuta in modo che avessero i numeri e perché un'idea non ha colore politico ma è semplicemente buona o cattiva. Riportare la legalità è una buona idea», conclude.

IL LEADER DI CASAPOUND:
«SOLUZIONE PER OCCUPANTI, O NIENTE SGOMBERO»
«Se si deciderà per lo sgombero, saremo disposti ad accettare 18 alloggi di edilizia residenziale pubblica alle famiglie occupanti. Altrimenti quelle famiglie con i bambini all'interno dello stabile troveranno i militanti a difenderle dallo sgombero». Lo ha detto Simone Di Stefano, leader di Casapound, in merito alla mozione approvata in Campidoglio sullo sgombero dell'edificio occupato da Casapound a Roma. «Mi risulta in ogni caso - ha aggiunto Di Stefano - che ci siano almeno un'altra cinquantina di occupazioni romane precedenti a quella di Casapound. Siamo discriminati perché abbiamo idee diverse, ma la legge Scelba la applicano i magistrati e di certo non il Comune. Noi non attentiamo alla democrazia, ricordo che abbiamo avuto dei candidati alle elezioni».




 

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