Sgomberi a Roma, la road map anti-occupazioni: ora tocca a viale del Policlinico poi CasaPound e Spin Time

L'obiettivo è quello di garantire un'alternativa a chi resta senza casa

Sgomberi a Roma, la road map anti-occupazioni: ora tocca a viale del Policlinico poi CasaPound e Spin Time
di Camilla Mozzetti
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Giovedì 1 Settembre 2022, 09:03 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 06:04

La strada è stata tracciata mesi fa dal prefetto Matteo Piantedosi: a Roma non ci saranno più occupazioni abusive e quelle esistenti verranno sanate attraverso il modello Caravaggio. Che significa liberare palazzi privati o di enti senza l'uso della forza pubblica e attraverso una contestuale assegnazione di appartamenti di edilizia popolare agli occupanti. Attenzione però: a nessuno verrà negata un'alternativa ma l'assegnazione di un alloggio verrà garantito agli aventi diritto o anche a chi aveva già presentato domanda. In questo modo si è proceduto per il recupero di via del Caravaggio, in questo modo durante l'estate si è liberata l'ex clinica Villa Fiorita e, sempre in questo modo, si è liberato da ultimo il palazzo di viale delle Province. Dalla famosa lista Tronca, redatta dall'allora commissario di Roma Capitale, si è arrivati poi a una rimodulazione seguendo anche le sentenze emesse per i risarcimenti alle proprietà.

Roma, sgomberato il palazzo di viale delle Province: ai 400 abitanti assegnati 141 alloggi popolari da Ater e Comune


I PROSSIMI INTERVENTI
Così dopo gli ultimi interventi, in agenda figura l'occupazione di viale del Policlinico ma anche quella di via Tiburtina 770, via del Porto Fluviale 12, via Lucio Calpurnio Bibulo 13. Nel nuovo elenco seguendo anche dei criteri aggiornati rientrano poi occupazioni che mischiano l'emergenza abitativa ad altro. Non si possono tollerare ad esempio occupazioni dietro cui si consumano feste e festival e dunque ecco che nell'elenco dei prossimi interventi spunta lo Spin-Time di via Santa Croce in Gerusalemme ma pure il Maam il cosiddetto Museo dell'altro e dell'altrove sulla Prenestina blindato dalla precedente giunta e dall'allora assessore alla Cultura Luca Bergamo dove pure tra l'arte contemporanea e le rassegne underground vivono decine di famiglie. Ancora: in decima posizione spicca l'occupazione di CasaPound in via Napoleone III, il palazzo è di proprietà pubblica è fu occupato a dicembre del 2003 dal movimento che ne ha fatto la sua roccaforte, ci vivono però anche diverse famiglie e il principio da seguire resterà lo stesso con una continuità, vedendo anche i tempi seguiti negli ultimi sgomberi, mensile. Per questo è nata anche una collaborazione con la Regione e con il Campidoglio per il recupero di appartamenti di residenza popolare: solo l'Ater negli ultimi due anni ha recuperato più di 650 appartamenti, parte dei quali destinati ad ex occupanti aventi diritto.
 

 
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