Elena Aubry, l'appello della mamma a Toninelli: «Guard rail protetti per salvare i motociclisti»

Elena Aubry, l'appello della mamma a Toninelli: «Guard rail protetti per salvare i motociclisti»
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Domenica 13 Gennaio 2019, 14:16

La mamma di Elena Aubry, la giovane motociclista morta il 7 maggio scorso in un incidente sulla via Ostiense costellata di dossi e radici, chiede un incontro con il ministro delle Infrastrutture Toninelli. «Mi batto perché sia affrontata e risolta la questione delle protezioni dei guard rail che permetterebbero di salvare la vita di tanti motociclisti», spiega Graziella Viviano che dopo la morte della figlia ha lanciato a Roma una campagna contro le buche invitando i cittadini a segnarle con lo spray per consentire così ai volontari di tapparle.
«Ci sono associazioni disposte a finanziare queste protezioni, ma non possono essere installate perché in Italia manca un piano di attuazione della normativa europea su questi dispositivi di sicurezza. Voglio chiedere al ministro di sbloccare questa situazione per aiutare gli italiani a non morire sulle strade. Dapprima questa sorta di barriere potrebbere essere messe nei punti più critici, in prossimità delle curve. Si comincerà piano piano, da Bologna e Roma e poi in tutte le città»

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LA BATTAGLIA
Graziella Viviano è stata contattata  dal un  gruppo di motociclisti di Bologna.
«Hanno comprato e regalato all’amministrazione le protezioni - scrive la madre di Elena su facebook - Ma non si riesce ad andare avanti perché gli stessi Comuni si trovano in difficoltà ad accettare le barriere poiché mancano piani di attuazione che permettano di recepire e mettere in opera quei manufatti. Protezioni che invece vengono tranquillamente montate e rese operative, in molti paesi europei, in questo specifico caso, in Spagna. È un paradosso. I soldi ci sono perchè le protezioni vengono regalate, ma tutto è bloccato. La legge è stata emanata dall’Europa nel 2012,  recepita dall’Italia ma… tutto giace, immobile, nei cassetti del ministero, almeno dal 2016»

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