Lui è il maresciallo Nico Giraldi, un agente della squadra “antiscippo” e acerrimo avversario di piccoli malviventi romani. Il suo nemico, il “Baronetto”, è un criminale che riesce a sfuggire alle sue catture grazie a un alibi ferro. Il resto è storia: è l’Italia degli anni Settanta, dell’incertezze, delle stragi e del manto di piombo. Sono gli anni in cui a Roma, nei vicoli e quartieri più sconosciuti, sono state girate le scene della celebre pellicola “Squadra Antiscippo”. E proprio a Vigne Nuove, nel territorio di Montesacro, lo scorso sabato, il Municipio III ha voluto rendere omaggio all’opera del regista romano Bruno Corbucci con una targa installata presso i caseggiati di via Giovanni Conti, uno dei luoghi simbolo del film. Per l’occasione, la compagnia de “I ladri della scena” ha voluto riproporre una breve sequenza del film del 1976 con l’intento di «osservare il cambiamento della città e l’evoluzione che ha avuto nel tempo», spiegano.
«Tantissime produzioni cinematografiche operano e continuano ad operare a Vigne Nuove, ma persone come Alessandro Cecere sono state preziose per ricostruire le scene di una “Squadra Antiscippo”, qui, in via Giovanni Conti.
Sono stati in tanti a scegliere di ricordare l’attore cubano e le sue battute più belle e indimenticabili del cinema italiano. Da Andrea Misuraca, a Gianfranco Zedde, presenti nel cast del film di Mirko Alivernini “Rocky Giraldi - Delitto a Porta Portese”, nel 2021. Il regista romano ha omaggiato il cinema di Corbucci con il sequel interpretato dai “figli” dei protagonisti. E ancora Carlo Corbucci, figlio di Bruno: «E’ sempre un piacere sapere che tutti hanno un bel ricordo di mio papà, di mio zio Sergio e di personaggi come Bombolo e Tomas Milian», dice. «Sono pezzi unici e se dopo 50 anni la gente vuole ricordare un film del 1976 significa che è rimasto nel cuore di tutti: di coloro che lo hanno vissuto e di chi, invece, lo ha conosciuto dopo». C’è chi ha mostrato la locandina storica dell’opera cinematografica e gli occhiali da sole a goccia «quelli originali» appartenuti al "Maresciallo Giraldi". «Vigne Nuove è un quartiere dove ho lasciato il cuore ed è cambiato tantissimo negli anni», osserva Rolando Ravello, attore, regista (Tutti contro tutti) e sceneggiatore. «Per me è casa: in ogni film, gli esterni di una scena oppure l’interno di un’abitazione, erano ambientati qui. Sono tanto affezionato a questa zona e poi - sottolinea - ho un debole per chi vive in periferia. Perché mi sembra che solo qui si possa trovare empatia, cordialità e rapporti umani. Sarò un sognatore, ma per me è cosi».