Tari, cartelle pazze a Roma: 13mila multe saranno annullate

Ama ha ammesso che «nel periodo interessato si sono verificati ritardi fisiologici di acquisizione dei dati».

Tari, cartelle pazze a Roma: 13mila multe saranno annullate
di Alessia Marani
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Mercoledì 20 Dicembre 2023, 07:09

Sono almeno tredicimila le "cartelle pazze" che Roma Capitale sta inviando a cittadini e imprese contenenti le sanzioni, a volte molto salate, per il pagamento tardivo della tassa sui rifiuti urbani relativa al primo semestre del 2022. Ma saranno tutte annullate e stornate da Ama. La municipalizzata per l'Ambiente capitolina, dopo il caso sollevato da Il Messaggero di un istituto di suore che si è visto recapitare una maxi sanzione da oltre mille euro nonostante avesse effettuato il pagamento nei termini di legge, corre ai ripari ed effettuando un riscontro più puntuale sulla propria banca dati ha individuato circa tredicimila posizioni di utenti (cittadini e imprese) erroneamente sanzionati. Pertanto, coloro che hanno pagato in ritardo ma come atto conseguenziale al ritardo stesso di Ama nella notifica dell'avviso di pagamento originario (in molti casi arrivato addirittura ben oltre il termine fissato per la scadenza del 29 luglio 2022) non dovranno più nulla a Roma Capitale.


Ama spiega che «in merito alla richiesta di chiarimenti sui ritardi nella bollettazione del primo semestre 2022 l'azienda è impegnata in un profondo processo di riqualificazione della banca dati Tari». Ammettendo che «nel periodo interessato si sono verificati ritardi fisiologici di acquisizione dei dati».
Per l'azienda di via Calderon de La Barca, si tratta comunque di un numero non elevato di casi a fronte di circa 1,4 milioni di avvisi di pagamento emessi. «Tuttavia l'azienda, proprio per attenuare eventuali disagi ai cittadini, sta verificando puntualmente tutte le posizioni e di queste circa 13.000 mila sono risultate sanzionate erroneamente per tardivo pagamento».
Gli uffici dell'Ama provvederanno, dunque, a ricontattare automaticamente tutti e tredicimila gli utenti, dicendo loro che nulla è dovuto e così faranno anche con Roma Capitale che emette fisicamente i bollettini.
Insomma, chi sa di avere pagato nei sessanta giorni successivi alla notifica, anche tardiva, dell'avviso di pagamento della Tari del primo semestre del 2022, si vedrà annullare in automatico la sanzione.

Una boccata di ossigeno per i contribuenti. Alle prese con i propri clienti che stanno ricevendo le cartelle sanzionatorie anche la Velia Nobili-Studio tariffa rifiuti srl società leader e con know how specifico nel settore che sta valutando la bontà degli accertamenti emessi, ponendo attenzione alla «corretta applicazione delle norme a tutela del contribuente e della sua buona fede».

LE IMPRESE

Allo studio dall'altro lunedì sono arrivate tantissime richieste di chiarimenti da parte dei clienti - uno su due - rappresentati da medio-grandi imprese. Le sanzioni, a volte, corrispondono a cifre importanti come nel caso di una società sanzionata per 120mila euro. Lo studio Velia Nobili si aspetta che, «in conseguenza ai numerosi accertamenti ne scaturiranno altrettante o quasi, escludendo coloro che sceglieranno di pagare per stanchezza, istanze in autotutela che potenzialmente diventeranno ricorsi in Commissione tributaria affermano i suoi professionisti - Un ulteriore peso e lavoro per la macchina della pubblica amministrazione che potrebbe essere evitato dal Comune di Roma con un atto di annullamento e contestualmente rendendo correttamente operativi i sistemi di pagamento PagoPa che consentiranno ai contribuenti "ritardatari" di corrispondere le giuste sanzioni previste dal regolamento».

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