Spin time occupato, corteo venerdì 27 contro lo sgombero: ecco il percorso

Anche il Pd romano aderisce alla manifestazione dei movimenti per il diritto all'abitare. L'opposizione: «Si rispetti la proprietà privata»

Spin time occupato, corteo venerdì 27 contro lo sgombero: ecco il percorso
di Fernando M. Magliaro
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Mercoledì 25 Ottobre 2023, 12:22

Da una parte, il diritto alla proprietà. Dall’altra, il diritto all’abitare. E in mezzo, il Campidoglio. Lo Spin Time, il palazzo occupato a Santa Croce in Gerusalemme da un decennio, continua a suscitare tensioni e polemiche: venerdì 27 ottobre corteo da parte delle galassie delle occupazioni abusive e del diritto all’abitare cui ha aderito il Pd romano e le varie anime del centrosinistra per protestare contro il possibile sgombero della struttura. 

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I numeri

Circa 400 persone - 160 famiglie di 26 nazionalità diverse - abitano da 10 anni il palazzo di via Santa Croce in Gerusalemme. Abitano abusivamente: il palazzo, ex sede dell’Inpdap (l’ex Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica), è stato acquistato più di un decennio fa da un fondo immobiliare, Investire Sgr. Che sarebbe ora intenzionato a riprendersi la proprietà per valorizzarla.

Dietro l’occupazione, c’è il movimento Action, quello di Andrea Alzetta. E lo stabile è fra quelli in cima alla lista degli sgomberi prevista dalla Prefettura di Roma.

Piano Casa

Per la maggioranza di centrosinistra, il Comune deve comprarlo, come fatto con l’ex caserma del Porto Fluviale, per esempio. O come si vorrebbe fare per l’ex salumificio Fiorucci di via Prenestina. Comprarlo per poi lasciarlo in mano a chi lo occupa abusivamente da un decennio ma salvaguardando così il diritto all’abitare. 

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Lucha Y Siesta

Cliché simile a quello già seguito in Regione per l’ex sede Atac di Lucio Sestio, occupata dalla Casa internazionale delle Donne Lucha Y Siesta: solo che quell’operazione è costata un’indagine della Corte dei Conti a carico dei quattro dirigenti regionali che firmarono gli atti con la conseguenza che la Giunta Rocca ha revocato l’assegnazione diretta per mettere a bando la gestione della struttura con il contorno delle polemiche del centrosinistra.

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Il corteo

Nei giorni scorsi, gli occupanti di Spin Time hanno organizzato una serie di riunioni da cui è nata la decisione del corteo di venerdì.

Adesione da parte del Pd Roma, annunciata dal neo segretario romano, Enzo Foschi. Poi, anche dell’area di Nicola Fratoianni e Massimiliano Smeriglio insieme a Ilaria Cucchi. Ancora: Alleanza Verdi Sinistra.

Corteo previsto dall’ex Cinema Palazzo di San Lorenzo, poi l’ex Dogana di Scalo San Lorenzo, Spin Time a Santa Croce per arrivare alla sede della Prefettura di Roma, Palazzo Valentini, a via IV Novembre.

Opposizioni sul piede di guerra

Dall’altro lato, Fratelli d’Italia che attacca: «La vicenda dei finanziamenti tramite il piano Casa ai centri sociali da parte di Roma Capitale sembra non finire mai ma, a lungo andare, cadono le maschere e la battaglia che abbiamo condotto in prima persona sembra portare a galla la verità: gli occupanti dello stabile dello Spin Time ammettono che l’obiettivo del centrosinistra capitolino era quello di acquistare l’immobile per garantire la permanenza del centro sociale. Quindi niente “progetti di recupero”, niente nuova designazione: come avevamo annunciato tempo fa, si sarebbe trattato di un finanziamento elargito dal Sindaco e compagnia per ristrutturare un centro sociale che ha al suo interno ospita realtà estremiste. Per fortuna, questi sostegni economici non sono stati portati a compimento. In aggiunta, il Partito Democratico decide di agire ancora più esplicitamente, partecipando a una manifestazione a difesa dello Spin Time. Il Pd deve rispettare le regole e farle rispettare anche a tutela della proprietà privata sottratta illegalmente tramite un'occupazione che ha dato vita ad una realtà totalmente fuori da ogni norma, ed è preoccupante che il Campidoglio, quando deve scegliere da che parte stare, sceglie gli occupanti abusivi. Ecco in che mani siamo», scrivono Federico Rocca, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia e Flaminia Pace, dirigente di Gioventù Nazionale Roma.

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