Said, la fabbrica del cioccolato da Roma alla conquista del Kuwait

L'anno scorso l'azienda ha compiuto 100 anni e a primavera sbarcherà nel Golfo Persico

Said, la fabbrica del cioccolato da Roma alla conquista del Kuwait
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Giovedì 25 Gennaio 2024, 18:12

Società Anonima Industria Dolciumi, ovvero Said. Un acronimo che a Roma significa cioccolato dal 1923, anno della fondazione del laboratorio in via Tiburtina 135, quartiere San Lorenzo, dove è sempre rimasto resistendo alle bombe tedesche, alle crisi economiche e al Covid. Cento anni compiuti l'anno appena concluso dal quale la Said vuole ripartire di slancio conquistando il Golfo Persico: «Entro la primavera apriremo un nostro negozio in Kuwait», annuncia Fabrizio De Mauro che della Said è il Ceo ma anche l'erede naturale di terza generazione: suo nonno Aldo, infatti, fondò la fabbrica. Altro che tè nel deserto, una cioccolata calda fra le dune visto che il made in Italy targato Said è già partito alla conquista dell'Arabia in una sorta di "invasione" all'incontrario. L'azienda di San Lorenzo ha già all'attivo diversi store negli Emirati a Dubai, in Qatar a Doha e in Arabia Saudita a Ryhad.  Nella Vecchia Europa, invece, la cioccolata romana la si può degustare a Londra «dove ci hanno fatto forse il miglior complimento mai ricevuto, dicendoci che è come se ci fossimo sempre stati all'ombra del Big Ben», racconta De Mauro.

«Il 2024 sarà l'anno della Said 2.0 - annuncia il Ceo - Oltre all'apertura dello store in Kuwait, vogliamo inaugurare un nuovo laboratorio in casa nostra, a Roma. Dove e quando? Sono domande a cui per ora non posso rispondere ma puntiamo ad essere presenti in tempi brevi in Centro». Il territorio del I municipio vedrà la nascita dello store, nei dintorni di via Giulia probabilmente. E anche se il progetto «non vuole essere legato a nessun evento in particolare» e chiaro che l'appuntamento con il Giubileo del prossimo anno fa...gola.

Direzione Centro, senza abbandonare il quartier generale di via Tiburtina restaurato nel 2000: «Il sogno è fare di questo laboratorio una sorta di museo, dove poter raccontare la nostra storia». Intanto c'è la cioccolata «italiana, fatta a mano e, perché no, costosa» fa il giro del mondo. «La nostra azienda - sottolinea Fabrizio De Mauro - poggia su un tesoro unico che è la vera prospettiva futura di Said. I valori che ci tramandiamo e che mi piace racchiudere in una definizione: artigiani del cioccolato, indipendenti ed esperti in ospitalità. L'esclusività distributiva è per noi un altro plus; ad oggi, a parte le forniture riservate al Gruppo Rinascente e ad alcuni hotel a 5 stelle, i nostri prodotti si possono reperire esclusivamente nei negozi monomarca Said oppure nel reparto e-commerce del nostro sito, anche se le vendite online non sono significative per un discorso di costi di spedizione e deperibilità legata al clima».

La composizione del giro d'affari è la seguente: 40% somministrazione diretta al pubblico; 40% forniture a terzi; 20% vendita diretta al pubblico. Il flusso d'incasso delle royalties provenienti dal franchising confluisce nella Dalmati holding srl che, fa sempre capo alla famiglia De Mauro, e solo per il franchising il volume di affari è di 10 milioni annui. Insomma, incastonata fra le strade di San Lorenzo, c'è questo "cioccolatino" già partito alla conquista del Medio Oriente e presto diretto verso Roma Centro. Basta saper aspettare e degustare.

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