Un ritrovamento abbastanza particolare, quello di ieri, nell’Ex Gil ( complesso urbanistico progettato e costruito nel 1934 dall’architetto Gaetano Minnucci, ndr) della scuola “I.C. Maria Montessori, in viale Adriatico: un cucciolo di volpe ritrovato nella piscina e messo in salvo da un genitore e dal Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne. «Ero a casa e ho ricevuto la chiamata dal Prof. Reale - che cura Open House dentro l’Ex Gil e si trovava in quel momento a scuola - dicendomi che c’era una volpe in piscina», racconta al Messaggero Esmeralda Volpe, mamma e Vicepresidente del Consiglio d’Istituto e Presidente dell'Associazione “Mopa”. «Mi sono accertata che fosse viva perché avevo ricevuto notizie che era caduto un altro animale selvatico - sempre in piscina - qualche giorno prima e poi deceduto».
Cosa è successo
Nella giornata di ieri l’Istituto scolastico era aperto in via del tutto eccezionale per la presentazione dei progetti di riqualificazione della scuola: rivalutazione e riutilizzo degli spazi, tra cui la piscina ( coperta e scoperta) dove è caduta ed è stata salvata la volpe.
«Arrivata sul posto, quando la scuola ha riaperto per l’evento pomeridiano della presentazione dei progetti - prosegue ancora Esmeralda - abbiamo avuto difficoltà per cercare di salvarla.
Come sta la volpe
Le condizioni dell’animale selvatico - una femmina - erano buone, ma era apparsa intimorita ed infreddolita. «Poi - conclude Esmeralda - insieme al Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne e seguendo il suggerimento di altri genitori l’abbiamo messa in sicurezza custodita in una scatola (con fori per farla respirare) condotta in macchina e trasportata alla Lipu ( Centro Recupero Fauna Selvatica, ndr)». E dopo la disavventura a lieto fine, la volpe avvistata e recuperata è stata sottoposta alle cure e verrà molto presto rimessa in libertà alla ricerca della sua mamma.
«Un atto eroico e di grande umanità», ha commentato al Messaggero, l’esperto zoofilo Andrea Lunerti. «Le barriere umane - ha spiegato - sono ancora al centro dell’attenzione per quanto riguarda i pericoli degli animali. Bisogna fare attenzione quando queste barriere non posseggono misure di sicurezza. La strada, in primis, mette in pericolo le persone umane, ma anche la fauna selvatica. Le piscine, secondo punto, che vanno messe in sicurezza, anche se abbandonate». «In questi casi - ha consigliato Lunerti - sarebbe tuttavia opportuno che tutte le barriere venissero comunque e sempre messe in sicurezza onde evitare situazioni di difficoltà per gli animali e per l’uomo». «La volpe ha trovato fortunatamente persone di buona volontà che l’hanno tratta in salvo». «In tutti casi - ha concluso l’esperto - è necessario chiamare il Numero Unico di Emergenza ( 112, ndr), Carabinieri forestali, Protezione Civile ed eventuali organizzazioni di salvaguardia».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout