Addio a Mario Sartini, il "Leone del Tevere" è morto questa notte a 93 anni

Addio a Mario Sartini, il "Leone del Tevere" è morto questa notte a 93 anni
di Lucilla Quaglia
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Giovedì 15 Febbraio 2024, 15:35

Se ne è andato la notte scorsa, nel suo attico che guarda via Trionfale, uno dei rappresentanti più longevi del mondo romano dei canottieri. “Il leone del Tevere”, ovvero Mario Sartini, socio storico del Circolo Canottieri Roma, classe 1931, da sempre uno sportivo doc con tanti allori al suo attivo. “Era affetto da tempo da un brutto mieloma multiplo – dice al telefono Flavia Bruno, la volitiva moglie novantenne – e se ne è andato tra le mie braccia». Non ci sarà nessun funerale. La sua cassa è stata già trasportata a Prima Porta in attesa della cremazione. «Non era praticante – aggiunge la vedova – e non credeva molto nelle funzioni religiose. Anche io verrò cremata», ci confida con tono fermo. «Adesso – aggiunge – non sarà facile stare in questa casa senza di lui». Perchè l'uomo Sartini ha davvero lasciato il segno, in casa come al club.

«Bisogna essere come l'acqua – diceva il grande canottiere - non forzare mai, ma aggirare l'ostacolo fino a raggiungere lo scopo». “Il leone” ha interpretato più di cinquant'anni di storia del Circolo Canottieri Roma tra canoa e canottaggio.

Vincendo tanti campionati. «Sono un sarto!», affermava colui che ha realizzato i costumi dei capolavori del cinema firmati da giganti come Antonioni e Fellini, oltre a fare il modellista per la Maison Fendi.

Sul sito del suo amato circolo è visibile un interessante cortometraggio di qualche anno fa. E da allora poco è cambiato sul fiume: le chiacchiere con Rosario giù al galleggiante, il traffico sul fiume di jole piene di soci, infine la carbonara. O l'amatriciana, dipende dalle materie prime presenti nella capiente dispensa. E, ancora, c'è Mario che offre consigli e vive il Tevere e i doni che il fiume sa dare. Quando quest'ultimo non si arrabbia, certo.

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