Roma, tutta l'agenda di musei e mostre: ecco cosa vedere dal 26 aprile (compreso il weekend)

Roma, tutta l'agenda di musei e mostre: ecco cosa vedere dal 26 aprile (compreso il weekend)
di Laura Larcan
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Sabato 24 Aprile 2021, 16:27 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 01:52

I giocattoli fantastici di Savinio, gli affreschi millenari di Pompei, i marmi portentosi dei Torlonia, le architetture visionarie di Aldo Rossi, la Venere segreta di Lavinia Fontana, la cultura è pronta a ripartire. Da lunedì 26 aprile la road map della ripartenza è già sull’agenda di tutti i musei e parchi archeologici della Capitale con il loro personale programma di mostre. Complice l’ingresso in zona gialla del Lazio, l'appuntamento con l'arte e la storia può scandire l'intera settimana. Già perché la prima novità dettata dal decreto del governo è l'apertura dei siti anche nel fine settimana (sempre su prenotazione). E le misure di sicurezza anti-Covid scandiranno ovviamente le visite. Quindi, mascherine d'obbligo, ingressi a numero chiuso e a tempo, percorsi contingentati all’insegna del distanziamento (a senso unico, con i punti segnati sul pavimento per le soste).

Porte aperte, allora, sette giorni su sette, al parco archeologico del Colosseo (dalle ore 10.30 alle ore 19.15, biglietti online) che riserva anche il percorso arricchito dalla mostra "Pompei 79 d.C. Una storia romana" lungo il primo ambulacro. Dal 26 aprile al Foro Romano il percorso sarà indicato da un'apposita segnaletica per evitare le zone di cantiere lungo la Via Sacra e invitando il pubblico ad entrare nella Casa delle Vestali, per poi raggiungere l’area dell’Arco di Settimio Severo dove è in corso un cantiere recintato da teli didattici con contenuti testuali e multimediali. Al Palatino l’intera area sarà percorribile: dall’arco di Tito fino ai rinnovati Horti Farnesiani, dalle cosiddette terme di Elagabalo alla Vigna Barberini, attraversando la Domus Augustana e la Domus Flavia con il sempre suggestivo affaccio sullo Stadio Palatino.

In questa prima fase di riapertura non saranno ancora accessibili gli spazi chiusi. 

Pogramma già pronto alla Galleria Borghese. Lo scrigno del cadinal Scipione riapre dal 26 aprile: 100 persone ogni due ore. Le principali sorprese le offrirà la Pinacoteca: riallestita la Sala 10 dedicata alle Veneri, dove si potrà vedere dopo il restauro la grande “Minerva in atto di abbigliarsi” della pittrice secentesca Lavinia Fontana uscita per la prima volta dai depositi. E nella Sala 20 saranno svelati i segreti riemersi dalle radiografie del capolavoro di Tiziano “Venere che benda amore”». Per le prime due settimane di riapertura, la direttrice e lo staff dei curatori offriranno gratuitamente visite guidate ogni giorno alle ore 12.

Scalda i motori anche il Sistema dei Musei Civici di Roma. Dal 26 aprile riaprono i Musei Capitolini con la mostra sui Marmi Torlonia, i Mercati di Traiano (Napoleone), il Museo dell’Ara Pacis (Josef Koudelka), i Fori Imperiali (ingresso dalla Colonna Traiana e uscita dal Foro di Cesare su Via dei Fori Imperiali, dalle 08.30 alle 19.15) e il Mausoleo di Augusto. Sempre il 26 aprile si potrà di nuovo attraversare il percorso pedonale dell’area archeologica del Teatro di Marcello, dalle ore 9 alle ore 19, collegato con il Portico d'Ottavia. dal 27 aprile, porte aperte alle altre sedi museali. Molte le novità espositive. Il 27 aprile apre "Colori dei romani. I mosaici dalle collezioni capitoline", alla Centrale Montemartini che svela antichi mosaici pavimentali delle raccolte Capitoline. Ancora, il Museo di Roma in Trastevere inaugura le rassegne fotografiche "Chiamala Roma. Fotografie di Sandro Becchetti 1968 - 2013", e "Luciano D’Alessandro. L’ultimo idealista". La prima settimana di riapertura si concluderà domenica 2 maggio con la prima domenica del mese ad ingresso gratuito per tutti nei Musei Civici e nell’area del Circo Massimo. Prenotazione obbligatoria allo 060608 entro venerdì 30 aprile e nei Tourist Infopoint entro sabato 1° maggio. In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dalla proclamazione di Roma Capitale, il 4 maggio al Museo di Roma a Palazzo Braschi aprirà la mostra Nascita di una capitale. Roma 1870-1915. Attesa per il 12 maggio, l’arte contemporanea nel parco di Villa Borghese per la seconda edizione di Back to Nature con installazioni di artisti di fama internazionale. 

Da martedì 27 aprile il Palazzo delle Esposizioni, il MACRO e il Mattatoio riapriranno nuovamente al pubblico. Al Palazzo delle Esposizioni riapre la Quadriennale d’Arte 2020 – FUORI a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol. L’esposizione, promossa e organizzata dalla Fondazione La Quadriennale di Roma e dall’Azienda Speciale Palaexpo, è prorogata fino al 18 luglio. Al MACRO riaprono dal 27 aprile tutte le sezioni di Museo per l’Immaginazione Preventiva, il programma del direttore artistico Luca Lo Pinto, con gli otto progetti espositivi che lo hanno avviato. Al Mattatoio, nel Padiglione 9B, riprende dal 27 aprile e sarà prorogata fino al 27 giugno la mostra a cura di Angel Moya Garcia, nell’ambito del programma triennale Dispositivi Sensibili, “Luigi Presicce. Le Storie della Vera Croce”.

Agenda alla mano, il Museo Nazionale Romano ha già predisposto la riapertura per il 27 aprile: tutte le quattro sedi dalle 14 alle 19.45 durante i giorni feriali e la mattina dalle 10 del sabato e domenica. A Palazzo Altemps si riparte con una sorpresa: la mostra di Savinio avrà due bei quadri nuovi in prestito. Biglietteria online ma anche un punto fisico ad Altemps, mentre per i fine settimana la prenotazione sarà sempre obbligatoria.

Ancora, dal 27 aprile, porte aperte al Museo Etrusco di Villa Giulia, il parco archeologico di Ostia Antica e dell'Appia Antica. E sempre dal 27 apre riapre Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica con le sue tre mostre in corso (Plasmare l’idea. Pierre-Étienne Monnot, Carlo Maratti e il monumento Odescalchi,La Cananea restaurata. Nuove scoperte su Mattia e Gregorio Preti, Italia in-attes).

Dal 27 aprile i visitatori del Maxxi troveranno la straordinaria monografica dedicata al genio di Aldo Rossi e l'empatia del progetto Ciao da Roma di Navin Rawanchaikul che parla di multiculturalità, aperte per appena tre giorni e subito richiuse. Una storia per il futuro.

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