Zucca e legumi frullati a mensa, gli alunni rifiutano i pasti: il Campidoglio cambia menu

Da questo mese più varietà nell’offerta: dalla mozzarella al risotto al ragù di carne

Zucca e legumi frullati a mensa, gli alunni rifiutano i pasti: il Campidoglio cambia menu
di Giampiero Valenza
3 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Novembre 2023, 23:43

Ai bambini romani non piace la zucca. Quando se la ritrovano a mensa come contorno preferiscono lasciarla nei piatti. E i legumi quando sono serviti frullati probabilmente mettono troppa tristezza. Così si è scelto di servirli interi. Nei menù invernali delle scuole della Capitale si cambia per contenere gli sprechi alimentari e per fare in modo che i bimbi possano uscire più soddisfatti dal pasto a scuola.

Lo scorso 12 ottobre una circolare inviata agli istituti ha spiegato il cambio di menù: una modifica fatta anche grazie a uno studio del Crea, il Centro di alimenti e nutrizione, che hanno puntato a mantenere alti i livelli di qualità. 

Treviso, il post choc della prof di matematica: «Hitler aveva ragione, ebrei andate all'inferno». Ora rischia la sospensione


IL PIANO
Con l’arrivo del menù invernale i bimbi a tavola si trovano un po’ di tutto (che varia in relazione al Municipio di riferimento e all’età) si va da farro e lenticchie alla mozzarella, dal risotto al ragù di carne al coscio di pollo arrosto.

I piatti sono diversificati per fasce d’età e per soddisfare le diverse esigenze nutrizionali. Il menù viene articolato su 9 settimane e ha due versioni: una estiva (dal primo aprile al 31 ottobre) e una invernale (dal primo novembre al 31 marzo) per assicurare la stagionalità dei prodotti. Secondo l’ottavo rapporto sui menù scolastici dell’Osservatorio Foodinsider, Roma è la dodicesima città in Italia quanto a qualità della sua refezione in aula. Con 146 punti si conferma tra le migliori, staccando Milano (al 24esimo posto), Venezia (al 28esimo), Napoli (al 36esimo). Tra le prime cinquanta città italiane per qualità della mensa, Latina (al 30esimo posto), Viterbo (al 41esimo) e Rieti (al 49esimo). Insufficienza, invece, per Frosinone. «Sfiora, con 146 punti, la fascia più alta della classifica che è quella che supera i 150 punti - dice Claudia Paltrinieri, presidente di Foodinsider - Roma è una delle 15 città del panel analizzato con la maggiore varietà di verdure biologiche il cui acquisto, come per tutti i prodotti del menù, avviene entro 300 km dalla capitale. Tra gli ortaggi ci sono finocchi, insalata, carote, fagiolini, bieta, broccoli romaneschi, spinaci, cavolfiori, scarola, zucca, e zucchine. Una varietà che va oltre lo standard minimo che si trova spesso con contorni con una varietà minima a base di carote, insalate, finocchi, zucchine e spinaci». 


LE PROPOSTE
Secondo il report di Foodinsider è positiva anche la proposta di pesce nel menù. «È un chiaro indicatore di qualità del menù scolastica che a Roma ha 5 varietà diverse nell’arco del mese tra cui anche la spigola fresca (oltre a merluzzo, platessa, limanda e tonno) - aggiunge Paltrinieri - Il menù scolastico di Roma esprime una varietà di alimenti fuori dal comune che denota un importante approccio educativo. Esporre i bambini ad una maggiore varietà in termini di sapore, consistenza e aspetto è un valore che permette di plasmare il palato intorno ad alimenti non artefatti dal mercato e di costruire un proprio gusto con cibi autentici. 

giampiero.valenza@ilmessaggero.it
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA