Ai bambini romani non piace la zucca. Quando se la ritrovano a mensa come contorno preferiscono lasciarla nei piatti. E i legumi quando sono serviti frullati probabilmente mettono troppa tristezza. Così si è scelto di servirli interi. Nei menù invernali delle scuole della Capitale si cambia per contenere gli sprechi alimentari e per fare in modo che i bimbi possano uscire più soddisfatti dal pasto a scuola.
Lo scorso 12 ottobre una circolare inviata agli istituti ha spiegato il cambio di menù: una modifica fatta anche grazie a uno studio del Crea, il Centro di alimenti e nutrizione, che hanno puntato a mantenere alti i livelli di qualità.
IL PIANO
Con l’arrivo del menù invernale i bimbi a tavola si trovano un po’ di tutto (che varia in relazione al Municipio di riferimento e all’età) si va da farro e lenticchie alla mozzarella, dal risotto al ragù di carne al coscio di pollo arrosto.
LE PROPOSTE
Secondo il report di Foodinsider è positiva anche la proposta di pesce nel menù. «È un chiaro indicatore di qualità del menù scolastica che a Roma ha 5 varietà diverse nell’arco del mese tra cui anche la spigola fresca (oltre a merluzzo, platessa, limanda e tonno) - aggiunge Paltrinieri - Il menù scolastico di Roma esprime una varietà di alimenti fuori dal comune che denota un importante approccio educativo. Esporre i bambini ad una maggiore varietà in termini di sapore, consistenza e aspetto è un valore che permette di plasmare il palato intorno ad alimenti non artefatti dal mercato e di costruire un proprio gusto con cibi autentici.
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