Omicidio di Willy, la mamma Milena: «Mi aspetto un pentimento dei Bianchi. Sono molto provata, confido nella giustizia»

Il dolore negli occhi dolci e innocui come quelli di Willy, nascosta sul lato sinistro della corte d’assise d’appello di Roma

La mamma di Willy: «Mi aspetto un pentimento dei Bianchi. Sono molto provata, confido nella giustizia»
di Raffaella Troili
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Giovedì 27 Aprile 2023, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 19:55

In disparte, come sempre. Sotto braccio alla figlia Milena, la mamma di Willy Monteiro Duarte, era in aula come sempre. Un’altra giornata di passione per la donna che ha dovuto rivivere i momenti salienti del massacro che ha portato alla morte del figlio. Il dolore negli occhi dolci e innocui come quelli di Willy, nascosta sul lato sinistro della corte d’assise d’appello di Roma (sul lato opposto c’erano i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, presidiati da una cortina di guardie penitenziarie) con la pacatezza che l’ha sempre contraddistinta ha ammesso: «Sono molto provata, è stato molto pesante. Voglio confidare nella giustizia».

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Quanto ai fratelli Bianchi: «Mi aspetto un pentimento» e «non mi voglio sbilanciare».

Un pentimento che non c’è mai stato, anzi. I due hanno sempre rivendicato di non esser stati loro gli assassini, dando la colpa a Francesco Belleggia, che è ai domiciliari, scrivendo anche una lettera alla madre della vittima alla vigilia della sentenza. Un balletto di responsabilità che mamma Lucia ha sempre ascoltato con distacco, osservando in silenzio l’atteggiamento degli imputati, mai una parola sopra le righe, solo un «Io so soltanto che ho perso un figlio e che non si è ucciso da solo. Qualcuno è stato», disse un anno fa dopo aver ascoltato la difesa dei Bianchi. «Il dolore è immutato», ha ripetuto la donna. Per questo si è chiusa ancor più nella sua riservatezza, affidandosi agli avvocati e confidando nella giustizia. Ieri l’ennesima prova, con gli occhi lucidi, la signora Lucia ha ascoltato la requisitoria del pg, quando il racconto entra nei particolari più feroci ha un cedimento, abbassa il capo, lo tiene tra le mani, lo ha fatto sempre durante le udienze, a volte è uscita, quando s’indugiava sul pestaggio e la morte del figlio. Poi torna a dispensare sguardi lucidi e mezzi sorrisi, somiglia tanto a Willy.

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