Valmontone, rilancia all'asta per la casa: l'ex proprietario lo minaccia. «Ci diceva di dargli 20mila euro o ci avrebbe ammazzato»

Il 72enne pretendeva i soldi da un bengalese che aveva fatto un’offerta per l’appartamento

Rilancia all'asta per la casa, ex proprietario lo minaccia. «Ci diceva di dargli 20mila euro o ci avrebbe ammazzato»
di Karen Leonardi
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 00:16

«Non ce la facevo più, non potevo più andare avanti così, mi minacciava di continuo e quando non trovava me, lasciava detto a mia moglie che mi avrebbe ucciso, eravamo terrorizzati». 
È il drammatico racconto reso, a metà ottobre, da un cittadino del Bangladesh di 52 anni, titolare di un esercizio commerciale nella cittadina a sud di Roma, ai carabinieri della stazione di Valmontone, ai quali ha denunciato di essere finito in un tunnel di minacce e richieste di denaro da parte di un pensionato che pretendeva da mesi 20 mila euro in contanti. Dopo un’articolata attività investigativa, i militari della compagnia di Colleferro hanno arrestato un settantaduenne del posto con l’accusa di tentata estorsione: l’uomo è stato sottoposto ai domiciliari. 

LE INDAGINI

La “colpa” del cinquantunenne era stata quella di aver partecipato, a luglio scorso, a un’asta per la vendita di un appartamento, già di proprietà dell’anziano poi arrestato, pignorato anni prima e aggiudicato successivamente alla figlia a 42 mila euro. Ma il prezzo a base d’asta era 13 mila euro e l’intenzione del settantaduenne, che in passato aveva intimato al commerciante di non presentarsi in Tribunale per l’acquisto dell’immobile al fine di non fare alzare il prezzo, era che la casa tornasse alla famiglia al costo a base d’asta.

L’appartamento era stato oggetto di pignoramento da parte del giudice al culmine di un procedimento avviato a causa di debiti contratti dal pensionato e mai estinti. Quindi, per soddisfare i creditori, il Tribunale aveva proceduto all’acquisizione forzata dell’immobile, come previsto dalla legge.
Il titolare del negozio non si era lasciato intimorire e aveva deciso di partecipare all’asta per comprare la casa a un prezzo conveniente.

Dopo l’aggiudicazione a 42 mila euro, il pensionato, in più occasioni, aveva minacciato di morte la vittima, pretendendo i soldi poiché lo riteneva responsabile del rialzo del prezzo d’asta, visto che gli aveva detto, minacciandolo di morte, di non presentare offerte poiché l’appartamento era della sua famiglia e doveva riprenderselo al prezzo più vantaggioso possibile. I militari hanno accertato che quasi un anno, in più occasioni, l’estorsore si era recato presso la attività della vittima e lo aveva minacciato di morte, davanti ai suoi familiari, intimandogli appunto la consegna della somma di denaro entro Natale, a titolo di “risarcimento” per quanto aveva speso la figlia per acquistare la casa a un costo che, invece, non sarebbe aumentato se il commerciante non lo avesse rialzato con continue offerte.

LE PRESSIONI

Stanco delle pressioni e aggressioni verbali che avvenivano per lo più nel locale che gestisce a Valmontone, la vittima a ottobre ha deciso di rivolgersi ai militari, raccontando delle angherie e vessazioni perpetrate nei suoi confronti per la consegna del denaro. Minacce divenute sempre più pesanti man mano che si avvicinava la data di scadenza per la riscossione dei soldi.

La vittima aveva spiegato agli investigatori di aver necessità di diventare proprietario di una casa sul territorio. Il provvedimento di arresto è scattato qualche giorno fa dopo che l’ex proprietario di casa era stato rintracciato presso la sua abitazione. Per il tipo di reato di cui è ritenuto responsabile e per l’età, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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