Giulia Gargano, la 15enne investita vicino Roma con il fidanzatino: dichiarata morte cerebrale

I due sono stati travolti sabato da un'auto guidata da una 22enne

Giulia Gargano, la 15enne investita vicino Roma con il fidanzatino: dichiarata morte cerebrale
di Chiara Rai
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Martedì 10 Ottobre 2023, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 09:28

La macchina andava veloce e ha travolto due ragazzini che attraversavano sulle strisce mano nella mano, siamo scossi e impauriti». A Manziana, comune alle porte della Capitale, i testimoni dell'ennesimo schianto chiedono più sicurezza sulle strade della provincia a Nord di Roma. E intanto i medici del policlinico Gemelli hanno dichiarato la morte cerebrale di Giulia Gargano, 15 anni, travolta da un'auto mentre era insieme al fidanzatino sabato, lungo via Braccianese Claudia, all'altezza dell'incrocio con via Po in pieno centro della cittadina confinante con Bracciano. La giovane è stata ricoverata in condizioni gravissime nel reparto di Terapia intensiva pediatrica del Gemelli. Ad investire la coppia, intorno alle 5 del pomeriggio, è stata una Citroen, guidata da una ragazza di ventidue anni. Secondo le testimonianze, i ragazzi stavano attraversando la strada sulle strisce pedonali quando, a causa di una dinamica ancora da ricostruire, la ragazza alla guida li ha investiti colpendo in pieno la giovane che è quella che ha riportato le ferite più gravi ed è stata subito soccorsa in condizioni disperate dai medici del 118.

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TESTIMONI

Diversi i testimoni che hanno assistito alla terribile scena: «Purtroppo - dice una residente che ha assistito all'investimento mortale - passavo di lì e la ragazzina era riversa a terra senza più la maglietta. Era piena di ematomi su tutta le schiena e non si muoveva già più. Speravo riuscisse a sopravvivere, fino alla fine ho sperato ce la facesse».
Il fidanzato è stato prima trasportato al vicino ospedale Padre Pio di Bracciano e poi trasferito al Gemelli. La dinamica dell'incidente è ancora in fase di ricostruzione e se ne sta occupando la polizia locale di Manziana, che deve ascoltare alcuni testimoni. La ragazza alla guida della Citroen è stata sottoposta ai test per la verifica di alcol e droga nel sangue ed è risultata negativa. L'accusa a suo carico è di omicidio stradale. La scena si è consumata sotto gli occhi di automobilisti di passaggio e pedoni: via Braccianese Claudia è una strada frequentatissima e a ridosso del Bosco Macchia Grande.
Arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112, sul posto è intervenuto il personale sanitario, che ha preso in carico i giovani e li ha trasportati in ospedale in codice rosso.

Presenti sul posto anche i carabinieri della stazione di Manziana. I militari e la polizia Locale hanno quindi proceduto con i rilievi sul luogo dell'impatto.

 

I PRECEDENTI

Non si ferma la lunga scia di sangue sulle strade del Lazio. Solo la scorsa settimana, ancora nel comune di Manziana, si è verificato un altro gravissimo incidente con un ferito grave: un'auto si è schiantata contro uno scooter lungo la strada provinciale 493, a una manciata di chilometri da via Del Vicinato. Lo scorso marzo invece in uno scontro frontale, è morto il 22enne Domenico Antino. Il giovane era in sella alla sua moto quando si è schiantato all'altezza dell'ingresso del Carrefour, lungo la strada provinciale 493 Braccianese. A distanza di mesi, sul luogo dell'impatto ci sono ancora le foto del giovane, biglietti e fiori in sua memoria. Secondo quanto ricostruito a rimanere coinvolti nell'incidente sono stati un'auto e una moto con a  bordo due persone: l'auto viaggiava lungo via Braccianese in direzione Manziana e stava svoltando verso l'area denominata "Motosi", mentre la moto aveva iniziato una manovra di sorpasso e c'è stato l'impatto. I due motociclisti sono finiti a terra, soccorsi dal personale sanitario del 118. Intanto i residenti continuano a lamentare la pericolosità di quel tratto e la segnaletica che non consente svolte. Resta poi il problema dell'alta velocità. Infine lungo la via Flaminia, sulla via Braccianese e la Cassia Bis così come sulle arterie ad alto scorrimento non c'è sufficiente segnaletica.

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