Travestito da poliziotto ha finto di dover eseguire un controllo per poi rapinare le vittime. L’allarme è scattato lo scorso giovedì prima in via Raffaele Garofalo, alla Romanina, e poi in via di Acqua Bullicante al Casilino. I due colpi denunciati sono stati messi a segno nella stessa notte e con la stessa dinamica: il rapinatore invita la vittima a fermarsi e a consegnare i documenti. Quindi mostra la pistola e li costringe a consegnare i soldi. Sul caso indaga ora la polizia che, grazie alle prime testimonianze, ha disegnato un identikit del bandito. Come hanno riferito i testimoni l’uomo, un romano di circa di 50 anni, indossava una casacca catarifrangente con la scritta “polizia”. Ancora un particolare: il bandito era al voltante di una Fiat Cinquecento bianca.
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I COLPI
A finire nella trappola del finto poliziotto è stata una coppia che intorno all’una di notte stava rientrando a casa.
La vittima, uno straniero di origini egiziane di 60 anni, ha raccontato un colpo fotocopia. Ma questa volta, il finto poliziotto ha incassato i mille euro che il 60enne aveva con sé e i suoi documenti. «Stavo camminando verso casa quando in via dell’Acqua Bullicante sono stato fermato da un uomo che indossava un gilet con la scritta “polizia”- ha detto sconvolto e impaurito- mi sono subito fermato e gli ho dato i miei documenti. Poi mi ha mostrato la pistola e mi ha ordinato di consegnare anche i soldi. Non ho avuto alcuna possibilità di sfuggirgli, ho temuto che se mi fossi rifiutato avrebbe fatto fuoco. Ecco perché ho consegnato tutto ciò che avevo - ha concluso- e poi l’ho visto salire a bordo di una Fiat Cinquecento e scappare via».
LE INDAGINI
Le indagini della polizia si stanno ora concentrando nel quadrante dove il finto poliziotto ha messo a segno i colpi. Dunque tra il Casilino e il Prenestino gli investigatori hanno visionato le immagini di video sorveglianza. «Stiamo concentrando le ricerche sulla macchina- spiegano i poliziotti- che potrebbe portarci al rapinatore». Stanno inoltre confrontando i registri delle ultime denunce nei diversi commissariati della Capitale: «Siamo certi che si tratti di un rapinatore esperto- spiegano ancora- i blitz sono stati messi a segno in pochi minuti. Nel primo caso inoltre, quando ha capito di essere stato scoperto, è fuggito via. Questo anche per non attirare l’attenzione di altri passanti e quindi, di possibili testimoni». Il cerchio delle indagini potrebbe dunque chiudersi nelle prossime ore con gli agenti che stanno eseguendo accertamenti e analisi sul gilet descritto dalle vittime. L’ipotesi, almeno per il momento, è che si tratti di un indumento contraffatto.