Cometa di Neanderthal passa sopra il cielo di Roma. «Accade una volta ogni 50 mila anni». Ecco come e quando vederla

Il passaggio coinciderà anche con i 40 anni del Parco Regionale dei Monti Simbruini, che iniziò ad operare il 29 gennaio del 1983

La Cometa di Neanderthal all'osservatorio di Cervara
di Antonio Scattoni
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Venerdì 3 Febbraio 2023, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 19:19

Domani a Cervara di Roma, vicino Subiaco, a nord est della Capitale, sguardo al cielo per vedere la cometa di Neanderthal. Sarà possibile ammirare la sua luce nel buio stellato del firmamento all’osservatorio Claudio Del Sol di Cervara gestito dall’associazione Astris, in pieno Parco Regionale dei Monti Simbruini. 

Nel fine settimana la cometa di Neanderthal sfreccerà nel cielo passando vicino alla Terra, secondo calcoli effettuati dagli esperti, l’ultimo passaggio c’è stato 50 mila anni fa. Il passaggio coinciderà anche con i 40 anni del Parco Regionale dei Monti Simbruini, che iniziò ad operare il 29 gennaio del 1983.

“Chiaramente il calcolo dell’ultimo passaggio di questa cometa è approssimativo – dice Emanuele Sillato, dell’associazione Astris -  comunque in quel periodo nella terra c’era l’uomo di Neanderthal e da li ha preso il nome la cometa.

Molto dipenderà anche dalle condizioni meteo ma sarà una serata veramente speciale e prima dell’avvistamento ci sarà un incontro per parlare di astronomia, di questa cometa e fornire alcune indicazioni”. Alle 18,30 infatti ci sarà un seminario divulgativo, poi alle 21 inizierà l’osservazione della cometa di Neanderthal. Un appuntamento suggestivo per esplorare il cielo stellato in un luogo particolare nel grande altopiano del Parco Regionale dei Monti Simbfruini nel territorio di Cervara di Roma, con l’osservatorio posto oltre i mille metri di altitudine e circondato dal buio assoluto. “Un posto veramente speciale per osservare le stelle – dice Sillato – dove non esiste l’inquinamento luminoso”.

 

Ma l’associazione Astris ha in serbo anche un ampliamento dell’osservatorio per accogliere più persone interessate all’astronomia: “Il progetto è già pronto – spiega Emanuele Sillato – presto incontreremo il sindaco di Cervara per passare poi alla fase esecutiva e ampliare la struttura”. Un osservatorio che si trova a due passi dall’area faunistica del Cervo e vicino all’altopiano dove Papa Woithila amava ritirasi in gran segreto per leggere e meditare, ed una statua lo ricorda. Un passaggio, quello della cometa di Neanderthal che è anche un augurio al Parco dei Monti Simbruini, nato proprio 40 anni fa a gennaio del 1983. “In questi dieci anni -  conclude Sillato – abbiamo avuto sempre buoni rapporti ed è un Parco con un ambiente naturale unico nel Lazio”.  Per i 40 anni il Parco ha preparato una manifestazione che si svolgerà a marzo e un opuscolo racconterà la sua storia. “ Come le altre aree interne appenniniche questo comprensorio – spiegano al Parco - ha conosciuto il fenomeno dello spopolamento, troppo lontane le grandi  città,  le  grandi  vie  di  comunicazione,  sulle  quali  è  stato  indirizzato  negli  anni  tutto  lo  sviluppo economico, tralasciando colpevolmente le aree di montagne, le periferie, i piccoli borghi, non ascoltando, potremmo dire, il cuore pulsante e tenace dell’Italia”. Ma l’Ente sostiene che le cose stanno cambiando: “Negli ultimi anni, però – dicono al Parco - stiamo assistendo ad una sorta di rivincita. Grazie all’operosità delle enti pubblici, questo territorio sta risalendo la china, soprattutto sta richiamando un numero sempre più alto di turisti e sta riscoprendo, sia pure a fatica, un’agricoltura tipica e di qualità”.

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