Acilia, impiegato investito e ucciso nel parcheggio di una falegnameria da un cliente: morto 56enne

L’uomo alla guida del furgone, un 43enne di origine albanese, è ora indagato dalla Procura di Roma per omicidio stradale

Acilia, operaio investito e ucciso nel parcheggio di una falegnameria da un cliente: morto 56enne
di Valeria Di Corrado
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Venerdì 15 Marzo 2024, 21:49 - Ultimo aggiornamento: 21:50

La tragedia si è consumata giovedì pomeriggio nel parcheggio di una falegnameria di via Saponara, ad Acilia. Un dipendente dell’attività commerciale, Antonio S., 56 anni appena compiuti, è stato investito da un cliente che era andato a fare rifornimento di legname. Inutile l’intervento dei sanitari, l’operaio è morto poco dopo l’impatto. L’uomo alla guida del furgone, un 43enne di origine albanese, è ora indagato dalla Procura di Roma per omicidio stradale. Gentian K. è risultato negativo sia al test dell’etilometro sia agli accertamenti tossicologici. In stato di forte shock, per aver causato l’incidente, è stato trasportato all’ospedale Sant’Eugenio. Solo successivamente è stato accompagnato al comando dei vigili e sottoposto a foto-segnalamento. Ha un permesso di soggiorno in corso di validità.

LA DINAMICA

Sul posto sono intervenuti gli agenti del X gruppo della polizia locale, che hanno ricostruito - anche grazie alle testimonianze dei presenti - la dinamica del sinistro.

La vittima, a piedi, è stata travolta intorno alle 17 di giovedì scorso nell’area carico-scarico merci mentre il conducente del furgone, noleggiato da un’agenzia pubblicitaria che ha la sua sede a pochi metri dalla falegnameria, procedeva in retromarcia. Il 56enne, che si trovava sulla traiettoria del veicolo, è rimasto incastrato sotto la ruota di scorta. A identificarlo è stata la moglie, accorso sul posto in lacrime,

Il pm di turno, Antonino Di Maio, ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo, portato all’Istituto di medicina legale di Tor Vergata. Mentre il mezzo che lo ha investito, un autocarro Fiat Iveco, è stato sottoposto a sequestro giudiziario. Sequestrato anche l’impianto di videosorveglianza dell’attività commerciale: le telecamere potrebbero aver ripreso la dinamica, sulla quale tuttavia non sembrano esserci dubbi. Sono stati sentiti a sommarie informazioni dagli agenti della polizia locale il proprietario della falegnameria e un altro dipendente, collega della vittima. 
 

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