Non si arresta la bufera sulla Stella Azzurra Roma. Dopo la radiazione di Paolo Traino avvenuta lo scorso 17 luglio, oggi il Tribunale federale ha inibito tutti i vertici della società romana. In particolare ha attribuito "al sig. Germano D’Arcangeli tesserato per la società Stella Azzurra, il provvedimento della inibizione per anni 4 fino al 20 luglio 2027 (artt. 2 e 44 R.G.; artt. 2.2 2.4 2.6 2.7 codice etico; con l’applicazione degli artt. 21 comma 5 e 22 R.G.); alla sig.ra Monica Grani quale presidente della società Stella Azzurra Roma Nord il provvedimento della inibizione per anni 2 fino al 20 luglio 2025 (artt. 2 e 44 R.G.; artt. 2.2 2.4 2.6 2.7 codice etico); al sig. Daniele Camponeschi quale presidente della società Stella Azzurra Basket Academy il provvedimento della inibizione per anni 1 fino al 20 luglio 2024 (artt. 2 e 44 R.G.; artt. 2.2 2.4 2.6 2.7 codice etico); al sig. Fabio De Mita quale presidente della società Stella Azzurra srl il provvedimento della inibizione per mesi 9 fino al 20 aprile 2024 (artt. 2 e 44 R.G.)".
Questo il testo del comunicato emesso dalla Federazione, si attende la pubblicazione delle motivazioni per capire le responsabilità dei quattro che erano già stati deferiti dalla Procura federale "per responsabilità disciplinari in ordine alla gestione della posizione dell’allenatore Paolo Traino".
LE ACCUSE A TRAINO E LE SCELTE SOCIETARIE - La vicenda è putroppo ormai nota anche dal punto di vista penale oltre chè sportivo. Paolo Traino, già recidivo per altri fatti avvenuti prima del suo arrivo alla Stella Azzurra, era stato arrestato lo scorso febbraio con l’accusa di violenza sessuale su minori: gli inquirenti ritengono che l'uomo avrebbe costretto un giovanissimo atleta a compiere e a subire atti sessuali. Il 17 luglio, la sentenza del tribunale federale della Federbasket: “Il Tribunale federale, nella seduta odierna, ha applicato al sig. Paolo Traino, tesserato per la società Stella Azzurra all’epoca dei fatti, il provvedimento della radiazione”.
Pochi giorni fa era arrivata la decisione della società di non prendere più parte ai campionati di Eccellenza juniores che tanti successi hanno regalato ai nero stellati negli ultimi anni. Tra i motivi della scelta, si era ipotizzato, la volontà di non sottostare più a determinate regole, come quella sul tetto massimo di stranieri utilizzabili, che rappresentano un ostacolo alle ambizioni di reclutamento internazionale del club. Non da ultimo la scelta di non avere alcun vincolo di calendario, potendosi concentrare solamente sulle varie competizioni all’estero. Ora sembra una decisione presa ben sapendo che sarebbero arrivate a breve le inibizioni. E potrebbe non essere finita qui.