Roma, rapinato dalla baby gang: gli rubano le scarpe di marca. «Nessuno mi ha aiutato»

Paura, sabato, per uno studente diciassettenne che camminava non lontano dal Parco Nemorense

Roma, rapinato dalla baby gang: gli rubano le scarpe di marca. «Nessuno mi ha aiutato»
di Alessia Marani
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Domenica 10 Marzo 2024, 22:30 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 00:18

Rapinato dalla baby gang in mezzo alla strada in zona Trieste, nel pieno pomeriggio e nessuno è intervenuto per aiutarlo. Paura, sabato, per uno studente diciassettenne che mentre camminava non lontano dal Parco Nemorense è caduto nell’agguato teso da una banda di ragazzini ancora più piccoli di lui. In due in particolare si sono staccati dal gruppo lo hanno seguito allungando il passo poi, con una mossa fulminea, lo hanno afferrato da dietro per il collo, lo hanno sbattuto contro un muro e, puntandogli un coltello dietro la schiena, lo hanno costretto a consegnare loro le costose scarpe di marca che aveva ai piedi e il portafogli. Un raid durato pochi istanti ma infiniti per la giovane vittima la quale, però, non si è persa d’animo. Anzi.


LA REAZIONE


«Voltandomi, mi sono reso conto che non si trattava di rapinatori adulti e incalliti ma di un paio di ragazzini che avranno avuto 14 o 15 anni - ha raccontato al papà e ai poliziotti intervenuti per la denuncia - così ho provato a inseguirli. Mentre correvo dietro di loro verso piazza Crati urlavo a più non posso “mi hanno scippato, aiutatemi” ma nessuno muoveva un dito. Si sono voltati tutti dall’altra parte». Il ragazzo è riuscito a raggiungere uno dei due fuggitivi, lo ha agguantato e ne è nata una breve zuffa durante la quale è stato ferito sotto al mento «forse con una chiave o qualcos’altro di affilato», ha raccontato ancora. Per fortuna, per lui, nulla di grave, solo un graffio superficiale. A quel punto, sentitosi braccato, il baby rapinatore ha mollato le scarpe mentre l’altro ha gettato in strada il portafogli tirando via prima i soldi ed è, quindi, scappato. 
I due hanno preso direzioni di fuga diverse, verso piazza Acilia uno, l’altro ha imboccato via di Trasone.

Il diciassettenne, confuso e ancora sotto choc, ha chiamato il padre e il 112. Sul posto è arrivata una volante della polizia. 


IDENTIKIT


I due ragazzini, entrambi romani, vestiti con giubbotti con il collo di pelliccia e gli scaldacollo ben calzati a coprire metà viso, potrebbero fare parte di una banda che da giorni imperversa tra Corso Trieste, Annibaliano fino a piazza Bologna. Due giorni fa avrebbero accerchiato un rider rapinandolo delle scarpe. «Ma la cosa più inquietante è che mio figlio sia stato lasciato solo da tutti. Eppure è un fatto gravissimo - afferma il padre, un libero professionista la cui famiglia non abita distante dal luogo del fattaccio - . Lui è appena tornato da un semestre di studi europeo, è stato in Spagna e non gli è mai successo nulla. Pensavo di dovermi preoccupare quando esce la sera, non il pomeriggio e vicino casa. Ho anche un altro figlio più piccolo, quanto è successo ha spaventato più me che loro. Siccome, però, il sospetto è che si tratti di giovanissimi sempre del quartiere mi appello a tutti i genitori perché seguano i propri ragazzi e si impegnino tutti a fare capire loro che giocare a fare i criminali come in qualche serie Tv non è uno scherzo ma molto pericoloso, con conseguenze imprevedibili». A detta del 17enne, una volta braccato, il baby rapinatore è apparso molto impaurito. Per gli investigatori i due potrebbero avere messo a punto il raid come prova di iniziazione per accreditarsi al resto della banda. I poliziotti stanno acquisendo le immagini girate dalle telecamere della farmacia e di altre attività 

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