Roma, faida tra baby gang: doppio raid al Pigneto, accoltellati due giovani. «Il quartiere è diventato una giungla»

L’aggressione davanti al campo di calcetto dove a gennaio era stato ferito un altro ragazzino

Roma, faida tra baby gang: doppio raid al Pigneto, accoltellati due giovani
di Federica Pozzi
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Giovedì 7 Marzo 2024, 00:14

L’appuntamento al campo di calcio, la lite, le coltellate. Di nuovo una discussione tra bande rivali di giovanissimi finita nel sangue in via del Pigneto, dove un 17enne romano ha accoltellato un 18enne peruviano per un presunto incidente stradale causato da quest’ultimo qualche tempo fa. La vittima, dopo essere stata soccorsa, aveva fornito ai carabinieri la descrizione del suo aggressore e, mentre i militari lo aspettavano a casa, è arrivata la notizia che anche lui, il 17enne, era stato accoltellato in via Tuscolana. Entrambi sono finiti in ospedale, il primo al Vannini da cui è stato dimesso con 15 giorni di prognosi e il secondo al San Giovanni, dove è ancora ricoverato. Un episodio molto simile a quello che c’era stato lo scorso 31 gennaio, a pochi mesi dall’aggressione dell’altro ieri, in cui a rimanere ferito sempre con un coltello era stato un 15enne, colpito all’addome da un 18enne. Tra coltellate, spaccio e aggressioni i residenti non ne possono più: «Non si può stare tranquilli, è una giungla». 

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LA VIOLENZA
Il 18enne peruviano ha percorso diversi metri dopo essere stato ferito.

Così, sanguinante, si è trascinato sulla via Casilina ed ha poi svoltato su via Luigi Filippo de Magistris, accasciandosi, stremato, davanti a un ristorante. A trovarlo alcuni residenti. Riccardo, che ha chiamato i soccorsi, ha raccontato che il ragazzo «aveva quattro ferite tra gambe e braccia, con lui c’era un amico che cercava di tamponare il sangue. Mi ha detto che abita a Giudonia». All’arrivo dei carabinieri di Tor Pignattara e del nucleo operativo Casilina, la vittima ha descritto il suo aggressore. I due si conoscevano ma non erano amici. Quindi i militari sono andati a casa del 17enne, in zona Cinecittà. Mentre lo aspettavano hanno scoperto che anche lui era stato accoltellato in via Tuscolana, all’altezza del civico 714, dove gli agenti del commissariato Appio lo hanno trovato sanguinante. Alla polizia ha detto di essere stato aggredito da tre ragazzi sudamericani. Probabilmente una vendetta per aver pugnalato poche ore prima il 18enne. 

LE ACCUSE
Nessuno dei ragazzi coinvolti abita al Pigneto. «Il problema sono i giovani che vengono da fuori, spacciano e sono violenti», dice Rocco Fittipaldi, che al Pigneto ci abita da 15 anni. «Non è mai stata una zona tranquilla ma prima potevi girare tranquillo anche di notte, ora tra spacciatori e bande non si può più uscire la sera», spiega Domenico Cacia, che ora ha 66 anni e in quel quartiere ci è cresciuto. «Urla, aggressioni, in quel campetto (in via del Pigneto, ndr.) la sera c’è di tutto. Quando si sono accoltellati a gennaio, dopo pochi giorni il fratello dell’aggressore cercava il fratello della vittima, ho dovuto chiamare io le forze dell’ordine. Il problema è che ci sono pochi controlli», racconta Andrea Felici, proprietario del Conad che si trova sulla stessa via. «Si è riempito di locali notturni e si sa che quelli portano brutta gente. Qui spacciano a ogni angolo», dice Giulio Farina, 81 anni, che ha sempre abitato al Pigneto.
 

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