Roma, raid armato in gioielleria a viale Eritrea: i rapinatori perdono i lingotti d'oro fuggendo

Avevano provato a rapinare "Universo Oro", l'allarme del negozio li ha fatti scappare

Roma, raid armato in gioielleria a viale Eritrea: i rapinatori perdono i lingotti d'oro fuggendo
di Flaminia Savelli
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Domenica 3 Marzo 2024, 07:45

L'assalto alla gioielleria poi la fuga rocambolesca dei due banditi e gli agenti della polizia che hanno blindato per ore il quartiere Africano. I rapinatori, armati di pistola, sono entrati in azione ieri mattina intorno alle 10 in viale Eritrea studiando il blitz con tanto di piano di fuga, cioè due motorini parcheggiati a una manciata di metri dall'attività finita nel mirino. Non hanno però previsto la reazione della titolare che, alla vista della canna della pistola, ha tentato di rallentare la fuga innescando una serie di inciampi. Alla fine, infatti, gli investigatori hanno recuperato parte della refurtiva, una sacca sportiva carica di lingotti d'oro e centinaia di euro in contanti. Ritrovata anche la pistola, una Bernardelli 7,65 con il colpo in canna, e i mezzi utilizzati per la fuga. Sulle tracce dei due malviventi stanno ora indagando gli agenti della sezione Antirapina della squadra Mobile: i ricercati sono due italiani, tra i 25 e i 35 anni. Uno è stato descritto con una folta barba rossa.

IL DOPPIO COLPO

Dopo l'assalto, con la titolare che in pochi istanti è riuscita a far scattare l'allarme, i due rapinatori hanno quindi imboccato viale Eritrea. Per scappare, si sono divisi in direzione dei due scooter parcheggiati a una manciata di metri dalla gioielleria. Qui, il primo "imprevisto": uno scooter si è inceppato e il rapinatore rimasto a piedi è riuscito comunque a scappare. Il complice invece è partito a tutta velocità ma con l'allarme dell'attività scattato alcuni passanti, tra cui un agente dell'Antirapina non in servizio, hanno capito che era stata appena consumata una rapina.

LA FUGA

Il poliziotto ha seguito per alcuni metri il fuggitivo riuscendo a fargli perdere l'equilibrio. Caduto dal mezzo, ancora armato di pistola, ha rivolto l'arma contro una ragazza ferma al semaforo e in sella al suo motorino: «Dammi il tuo scooter o ti sparo». La giovane ha subito consegnato il mezzo al malvivente che, solo a quel punto, è riuscito ad allontanarsi e a sparire. Una squadra del reparto Volanti ha avviato una fitta rete di ricerche tra la via Nomentana e viale Eritrea. A un chilometro di distanza dal luogo della rapina hanno ritrovato la sacca con la refurtiva e la pistola, caricata e pronta a sparare. «Quando hanno capito che il piano era ormai sfumato e con la polizia che li stava cercando, hanno preferito liberarsi dell'arma e della refurtiva» spiegano i poliziotti.
Mentre gli agenti della polizia Scientifica hanno eseguito i rilievi all'interno della gioielleria. Gli investigatori hanno sequestrato le immagini di video sorveglianza del locale: la registrazione già visionata ha confermato la ricostruzione fornita dalla vittima. La titolare è stata infatti ascoltata a lungo dagli agenti: «Pensavo fosse una pistola giocattolo e ho reagito» ha spiegato: «Quando ho visto che mi stavano portando via tutto, ho cercato di fermarli. Mi hanno spinto a terra e poi sono scappati». Alla titolare è stata infine consegnata

LE RICERCHE

Gli investigatori hanno raccolto prove, tracce e testimonianze.

Hanno intanto accertato che i due scooter, che avrebbero dovuto assicurare la via di fuga, sono risultati rubati. Ulteriori accertamenti sono stati disposti sull'arma. La pista della Bernardelli 7,65 è caldissima: la perizia accerterà se l'arma è stata utilizzata per altri colpi.

Proseguono infine le ricerche nel quartiere. Gli agenti stanno visionando anche le immagini di video sorveglianza di locali e negozi tra via Nomentana e viale Eritrea: la via di fuga dei due rapinatori.

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