Lo scopo dell’iniziativa, totalmente di volontariato, è quello di far conoscere le potenzialità del mezzo fotografico a coloro che non hanno opportunità di utilizzarlo. Il progetto, ideato dalla fotografa Tania Boazzelli, ha messo a disposizione di ogni detenuto una macchina, un rullino fotografico e la possibilità di scattare negli spazi comuni del carcere. Uno scatto libero per raccontarsi e trasmettere un messaggio personale che impressioni la pellicola, ma anche gli occhi e la sensibilità dello spettatore.
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