Come spiega Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell'Udu, «è stato consentito che i candidati si potessero sedere liberamente senza posti assegnati, nonostante sia irregolare». Ma non è tutto. Dalle analisi della graduatoria è infatti emerso che i risultati raggiunti da molti aspiranti camici bianchi sono pressoché identici, in tutte le materie del test. «Si tratta di una circostanza che dal punto di vista statistico è quasi impossibile», continua Scuccimarra. Più del 40% degli studenti che hanno riportato punteggi altissimi sbaragliando la concorrenza, inoltre, sarebbero accomunati da una specifica provenienza geografica.
LA DENUNCIA
Ma andiamo con ordine. L'8 aprile iniziano le prove per accedere alla facoltà di Medicina. Già al momento di disporsi in aula, alcuni candidati notano un'irregolarità: in molti casi i ragazzi scelgono arbitrariamente il posto da occupare, senza di rispettare una delle regole che disciplinano i test d'ammissione: mantenere una distanza di un banco tra le aspiranti matricole, in modo da scoraggiare qualsiasi forma di collaborazione. Alla fine delle prove di selezione, poi, si scopre che circa il 40 % degli studenti ammessi provengono dalla provincia di Trapani e hanno riportato un punteggio identico nelle singole materie. Soprattutto, potrebbero aver frequentato la stessa scuola privata di preparazione ai quiz. Dopo le verifiche, Scuccimarra e i collaboratori, assistiti dall'avvocato Michele Bonetti, hanno sporto denuncia e hanno chiesto agli inquirenti di «verificare se i vincitori con punteggi stellari provengano effettivamente da un corso che, a quanto pare, nonostante si tenga dall'altra parte della penisola, indirizza gran parte dei suoi studenti a Tor Vergata».
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