Brogli elettorali, chiuse le indagini
sull’ex candidato a sindaco Urbano

Brogli elettorali, chiuse le indagini sull’ex candidato a sindaco Urbano
di Vincenzo Caramadre
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Sabato 9 Febbraio 2019, 14:56
Inchiesta sui presunti brogli alle elezioni comunali del 2017 a Piedimonte San Germano: chiuse le indagini. Nell’ inchiesta sono coinvolti l’ex candidato a sindaco Ettore Urbano e il dipendente comunale Luigi Spiridigliozzi assieme ad altre persone. Nella giornata di ieri sono partite le rituali notifiche a firma del pubblico ministero Roberto Bulgarini Nomi, ad Ettore Urbano, 63 anni, noto medico, ed esponente del Pd, (assistito dall’avvocato Gianrico Ranaldi) viene contestata la violazione della legge elettorale e falso in atto pubblico, stesse accuse al dipendente comunale Luigi Spiridigliozzi (difeso dall’avvocato Francesco Malafronte). I due, stando alle indagini della polizia - con la complicità di due rappresentanti di lista - avrebbero messo in piedi un sistema per falsare le elezioni comunali del giugno 2017, vinte per una manciata di voti dall’attuale sindaco Gioacchino Ferdinandi.

Un’ inchiesta della Procura nata dopo il ricorso al Tar e la relativa impugnazione al Consiglio di Stato, nella quale sono emerse schede segnate con cerchi e quadrati. Una riconoscibilità del voto che Urbano ha contestato dinanzi alla giustizia amministrativa ma che, secondo la Procura, sarebbe stata messa in piedi manomettendo i plichi elettorali e invalidando le schede, 59 per la precisione. Un sistema che - stando sempre alle ipotesi dell’accusa, suffragata dalla confessione del dipendente comunale era una consulenza calligrafica - avrebbe dovuto assicurare il capovolgimento dell’esito elettorale dinanzi al Consiglio di Stato. Ciò alla luce dei pochi voti di scarto tra la lista di Ferdinandi e quale di Urbano (Azione Comune), distaccate da soli 32 voti.

«Il pomeriggio del 12 giugno, o forse il 13, - ha raccontato Spiridigliozzi al Pm - mi feci consegnare le chiavi da una dipendente. Mi introdussi all'interno dell'ufficio del Comune dove si trovavano le schede e qui, dopo aver aperto il plico contenente le schede della sezione numero 5, utilizzando il tappo di una penna bic al fine di rimuovere la colla adesiva che teneva chiuso il plico, ho posto alcuni segni riportanti figure geometriche su alcune schede riportanti la preferenza espressa in favore della lista Piedimonte ora». Ora gli indagati hanno 20 giorni di tempo per essere interrogati o depositare una memoria difensiva.
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