Roma, un tuffo in 3D nelle acque di Diocleziano: le Terme svelate con la realtà virtuale

Roma, un tuffo in 3D nelle acque di Diocleziano: le Terme svelate con la realtà virtuale
di Laura Larcan
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Giovedì 2 Agosto 2018, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 6 Agosto, 00:39

ARCHEOSHOW
Dall'architettura nuda alla sua originaria pelle, dove i marmi colorati disegnavano i pavimenti, mentre colonne, statue, nicchie colossali e finestre ciclopiche si rincorrevano sulle pareti. Le Terme di Diocleziano, le più grandi dell'età imperiale, possono essere riviste così come apparivano alle migliaia di romani che all'inizio del IV secolo d.C. le frequentavano ogni giorno. Basta posizionare i visori bionici sugli occhi, azionare con un pulsante il software con sistema georeferenziato, e lo spettacolo della realtà virtuale a 360 gradi ha inizio.
 


 

TECNOLOGIA SOFISTICATA
Da oggi il pubblico può godersi una visita immersiva con un sistema nuovo di audio-video-guida, frutto della sofisticata tecnologia 3D abbinata, però, alla ricerca scientifica. Nulla è frutto della fantasia visionaria, insomma: quello che appare è la pura autentica storia. Ne sa qualcosa l'equipe di archeologi della direttrice Daniela Porro che ha collaborato con i tecnici del Cnr guidati da Francesco Antinucci per mettere a punto questo gioiellino da full immersione che restituisce le aule titaniche sulla base di accurati studi e recenti scoperte. Lo spettacolo comincia con un video introduttivo che racconta l'intero complesso termale nell'arco della storia, dall'impero alle trasformazioni cinquecentesche di Pio IV commissionate a Michelangelo. E si continua lungo un percorso di sei tappe corrispondenti ciascuna ad un ambiente. Quella che oggi sembra una vasta aula chiusa da un possente muro, una volta allacciati i visori di Realtà Virtuale, diventa una vasta sala-corridoio di passaggio che si affaccia sulla Natatio, la piscina più grande dell'impero, estesa per ben quattromila metri quadri.

ACQUA E RIFLESSI DI LUCE
Le colonne e i finestroni lasciano entrare riflessi di luce (e ombre) del tutto naturali, mentre brillano sontuose le decorazioni. L'effetto immersivo è totale, quando si entra nella Natatio: oggi la piscina è mortificata dalle costruzioni successive, ma con i visori restituisce tutta la sua bellezza. A mollo nell'acqua virtuale, il panorama si apre su tutte le facciate architettoniche che la circondavano. Di tappa in tappa secondo la mappa georefenziata, si entra nello spogliatoio con tanto di grande vasca fontana in porfido rosso oggi conservata ai Musei Vaticani, e si scopre l'ingresso originario per i romani di 1800 anni fa. Una chicca, quella che oggi è una semplice aula espositiva, con i visori regala la sua vera identità: era la cisterna gigantesca funzionale alle Terme. Si chiude nel piccolo delizioso chiostro della Certosa, che con i visori ridiventa un'altra porzione della piscina imperiale.

«È un modo nuovo per far scoprire un luogo complesso, museo di se stesso, ma anche di collezioni straordinarie», commenta Daniela Porro. Per il debutto, le Terme di Diocleziano sono dotate di 30 visori (produzione CoopCulture) al costo di 5 euro aggiuntivo al biglietto di ingresso. E i lavori fervono. Il prossimo traguardo è aprire il collegamento sotterraneo sotto via Cernaia tra il Planetario e le Terme grazie al finanziamento da 10 milioni stanziato per il 2019.
Terme di Diocleziano, ingresso da via Enrico De Nicola 78

 

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