Roma, in via del Corso arriva il senso unico: ma resta l'incognita bus

Roma, in via del Corso arriva il senso unico: ma resta l'incognita bus
di Fabio Rossi
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Giovedì 26 Aprile 2018, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 09:50

La rivoluzione della viabilità in via del Corso nasce da un input del Viminale, in piena allerta terrorismo. Per motivi di sicurezza - ossia per ridurre i rischi di trovarsi camion o furgoni lanciati in velocità tra i pedoni - il traffico in quella strada deve essere ridotto, così come lo spazio a disposizione delle vetture. E il Campidoglio ha deciso di approfittarne per lanciare un ampio restyling del Corso: marciapiedi più larghi e senso unico, da piazza Venezia a largo Chigi, per gli autobus e gli altri mezzi autorizzati al transito su questo tratto. Un modo, quindi, per far coincidere le esigenze di sicurezza del cuore politico e turistico della Città eterna con la necessità di riqualificare e rendere più fruibile ai cittadini una strada così importante e frequentata.

L'ITER
Il piano, preparato dai tecnici della Mobilità, è adesso all'esame della commissione capitolina trasporti. Prima della definitiva approvazione, e del successivo via libera ai lavori, andranno risolte alcune criticità che emergerebbero con la nuova disciplina del traffico in zona. A partire dal nuovo percorso che dovranno seguire le linee Atac che adesso percorrono via del Corso da largo Chigi a piazza Venezia, ossia in direzione opposta a quello che diventerà il nuovo senso unico. Secondo lo studio dei tecnici i mezzi pubblici che arrivano da via Tomacelli, piazza Augusto Imperatore e piazza del Popolo devieranno a sinistra per via del Tritone, per poi passare dal Traforo e percorrere via Nazionale in direzione di piazza Venezia. Quelli in arrivo da piazza Barberini, invece, percorreranno soltanto il primo tratto di via del Tritone, per poi deviare su via del Traforo.

I PUNTI CRITICI
Da esaminare ci sono soprattutto due questioni. La prima è il percorso molto più lungo che i bus attualmente circolanti in via del Corso dovranno affrontare per raggiungere piazza Venezia. Con un possibile imbuto lungo l'asse via IV Novembre-via Cesare Battisti: strade molto trafficate, a doppio senso, con fondo in sampietrini piuttosto sconnesso e corsie preferenziali affidate a semplici strisce di vernice gialla (spesso scolorita) sul selciato. La strada principale sarebbe quella di una protezione fissa della preferenziale (piuttosto complicata sui sampietrini) o della sostituzione del fondo con l'asfalto, secondo un progetto più volte avanzato dall'amministrazione comunale (che comprenderebbe anche via Nazionale) ma sempre arenatosi tra dubbi della Soprintendenza, mancanza di fondi e polemiche politiche.

LE SOLUZIONI
In alternativa si potrebbero mettere in campo maggiori controlli sulle preferenziali, con vigili urbani e ausiliari del traffico, ma si tratterebbe di una soluzione non strutturale e comunque difficile da applicare nel lungo periodo. Altro problema è quello dell'asse di via del Tritone dall'incrocio con via del Traforo a largo Chigi, comprese piazza san Silvestro e tutte le strade circostanti, che si ritroverebbero praticamente senza trasporto pubblico nelle immediate vicinanze. Per risolvere questo problema l'idea è di inserire alcune linee su una sorta di percorso circolare, interno al quartiere, con un tragitto articolato su via del Tritone, piazza di San Claudio (a ridosso di San Silvestro), via di San Claudio, via del Corso, largo Chigi e di nuovo via del Tritone. La prima linea candidata è la 51, che attualmente fa capolinea in piazza Lodi e che, a breve, sposterà il suo stazionamento a San Giovanni.

 
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